Il capitale nel XXI secolo - Thomas Piketty - copertina
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Letteratura: Francia
Il capitale nel XXI secolo
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Descrizione


Quali sono le grandi dinamiche che guidano l'accumulo e la distribuzione del capitale? Domande sull'evoluzione a lungo termine dell'ineguaglianza, sulla concentrazione della ricchezza e sulle prospettive della crescita economica sono al cuore dell'economia politica. Ma è difficile trovare risposte soddisfacenti, per mancanza di dati adeguati e di chiare teorie guida. In "Il capitale nel XXI secolo", Thomas Piketty analizza una raccolta unica di dati da venti paesi, risalendo fino al XVIII secolo, per scoprire i percorsi che hanno condotto alla realtà socioeconomica di oggi. I suoi risultati trasformeranno il dibattito e detteranno l'agenda per le prossime generazioni sul tema della ricchezza e dell'ineguaglianza. Piketty mostra come la moderna crescita economica e la diffusione del sapere ci abbiano permesso di evitare le disuguaglianze su scala apocalittica secondo le profezie di Karl Marx. Ma non abbiamo modificato le strutture profonde del capitale e dell'ineguaglianza così come si poteva pensare negli ottimisti decenni seguiti alla seconda guerra mondiale. Il motore principale dell'ineguaglianza, la tendenza a tornare sul capitale per gonfiare l'indice di crescita economica, minaccia oggi di generare disuguaglianze tali da esasperare il malcontento e minare i valori democratici. Ma le linee di condotta economica non sono atti divini. In passato, azioni politiche hanno arginato pericolose disuguaglianze, afferma Piketty, e lo possono fare ancora.

Dettagli

Tascabile
31 marzo 2016
946 p., Brossura
9788845281945

Valutazioni e recensioni

  • Roberto Pirrera

    928 pagine. Davvero tosto. Difficile leggerlo tutto di seguito per me. Tuttavia volevo farlo. E' un libro che, nelle sue conclusioni, riflette il mio pensiero: nè capitalismo, nè comunismo sono le ricette per sconfiggere le diseguaglianze e stare tutti meglio. Sono le persone, ovvero la politica con le sue decisioni, a decidere il futuro dell'umanità. E' davvero singolare il fatto che la conclusione del suo saggio siano già riportate all'inizio del libro. Ma probabilmente è giusto cosi. Chi sta al potere ha una responsabilità immensa: può far stare bene o male chi sta sotto di se.

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