Il cartello

Quando ho letto Il potere del cane ho creduto che difficilmente un seguito avrebbe potuto esserne all'altezza, ma mi sbagliavo, e di molto...Il cartello è un romanzo semplicemente perfetto e cinque stelle sono davvero poco, qui siamo di fronte a un'opera che merita ben altra scala di valutazione. Assolutamente imperdibile!!!

Non è "Il potere del cane" ma è potente, drammatico, decisamente "politico" (ho particolarmente apprezzato le considerazioni sul senso e i modi della lotta alla droga e sulle connivenze economico-politico-industriali con la criminalità). La scrittura è secca ed asciutta, chiaramente ellroyana, il libro scorre facilmente nonostante la mole. Eppure a volte mi sono fermato, agghiacciato dall'orrore. Perchè molti degli episodi descritti da Winslow, pur con i nomi cambiati (ad esempio Don Pedro Alejo De Castillo è in realtà Don Alejo Garza Tamez, Jimena Abarca è Josefina Reyes, trovate le loro vere storie nella versione in spagnolo di Wikipedia) sono reali, accaduti in un paese dove il narcotraffico ha preso il controllo della vita politica e sociale e dove tutte le voci dissenzienti sono state nel migliore dei casi intimidite o corrotte, nel peggiore massacrate, torturate, uccise (l'elenco dei giornalisti "martiri" a cui è dedicato il libro fa accapponare la pelle). Ora preprariamoci al capitolo finale.

Lo stile assomiglia molto a quello di James Ellroy, pochi fronzoli, descrizioni veloci, molti dialoghi, moltissima azione. L'autore sostiene che il 90% di quello che viene narrato è realmente accaduto. E molto probabilmente lo è. E' sicuramente per lettori poco impressionabili e dallo stomaco forte. I narcotrafficanti messicani hanno grande fantasia se si tratta di far parlare o punire qualcuno. Essendo ricco di avvenimenti, è molto difficile staccarsene. Chi sostiene che "Il potere del cane" ( 1° episodio di questa mini saga ) è superiore a "il cartello" ha probabilmente ragione, macomunque siamo su livelli altissimi.