Il castello - Franz Kafka - copertina
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Letteratura: Repubblica Ceca
Il castello
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Descrizione


In una notte di neve e nebbia K., ricevuto l'incarico di agrimensore, giunge al villaggio ai piedi del Castello governato dal Conte West-West e dai suoi sfuggenti emissari. K. cerca di entrare in contatto con le autorità e gli abitanti del luogo, ma ogni tentativo di dare un senso alla sua chiamata si frammenta in un labirinto di domande senza risposta, vani sforzi e atti inopportuni. Dietro alla trama del Castello - un insolubile enigma, il cui significato, per un gioco di specchi, rimanda continuamente a se stesso traspaiono la spietata passione di Kafka per la disamina della verità, ma anche, allegoricamente, l'illogicità paradossale dell'esistenza. Il testo è accompagnato da un'appendice che riporta, con ricchezza inedita in Italia, le varianti e i passi soppressi dall'autore.

Dettagli

Tascabile
12 settembre 2007
435 p., Brossura
9788817019026

Valutazioni e recensioni

  • Se mi si chiedesse di menzionare i miei dieci romanzi preferiti del Novecento non potrei fare a meno di includervi "Il castello", la narrazione che prediligo di Kafka. Qui parlerei di un eroe kafkiano piuttosto che di un antieroe. K., il protagonista, oltre ad essere esilarante per la sua cocciutaggine e per le idee che gli vengono in mente al fine di accedere nel castello, è anche l'emblema della coscienza umana che non si demoralizza di fronte ai muri di gomma della società moderna. E', se si vuole, l'opposto dei personaggi beckettiani di "Aspettando Godot". In questo Kafka non ha anticipato concezioni che più che riferirsi solo al presente si proietta in un futuro nel quale l'uomo non si piega affatto ai meccanismi statali, né li teme. Egli sa che è nel giusto ed è un lottatore accanito e fantasioso, che non rifugge alla sensualità per perseguire lo scopo di aver resa giustizia. Con questa dignità ottocentesca e romantica attribuita al suo personaggio, Kafka fa di K. un personaggio politico figlio delle lotte civili liberali, infischiandosene se la società a lui contemporanea ha preso una piega diversa che cerca di sottomettere l'individuo attraverso le astrazioni della burocrazia.

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