Chiamami col tuo nome

Film bellissimo che racconta con delicatezza e senza banalità una storia d'amore intensa. Stupenda l'ambientazione, diversa da quella del libro, ma che dà al mondo la possibilità di scoprire un angolo della provincia e della campagna italiana, poco conosciuto a livello internazionale. Straordinari gli attori; Thimotèe Chalamet, sulla sigla di coda, recita lungamente senza parlare, rendendo col solo sguardo il suo stato d'animo: semplicemente commovente.

Oltre quattrocento pagine per parlare del nulla. Mi ha annoiato. Senza parlare degli errori di traduzione ( il verbo to realize tradotto con realizzare!!). Per me è scarso, per non parlare di pessimo.

È la storia di una fragilità, di quell'equilibrio d'amore a perpendicolo tra le fratture della vita reale e l'incavarsi del desiderio tra i corpi, nei corpi, in quello svariare dei sentimenti che, in giovinezza, ammala e redime ogni istante senza drammi, senza conflitti, con la consapevolezza che l'amore è amore, è amore ed amore assoluto, privo di declinazioni di genere o età. Da leggere per ritrovare una parte di sé, quella che, più o meno da lontano negli anni, ci ricorda quanto pura possa essere un'emozione condivisa intensamente e poi persa nella necessità che ci rende, tutti, mediocremente abitudinari. Ne consiglio la lettura ed anche l'ottima trasposizione cinematografica.