Ci proteggerà la neve - Ruta Sepetys - copertina
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Ci proteggerà la neve
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Descrizione


Vincitore della Carnegie Medal 2017

Mi hanno costretta a fuggire. Ma non ho mai smesso di lottare. Perché niente può spegnere la speranza.

Il vento solleva strati leggeri di fiocchi ghiacciati. Joana ha ventun anni e intorno a sé vede solo una distesa di neve. È fuggita dal suo paese, la Lituania. È fuggita da una colpa a cui non riesce a dare voce. Ma ora davanti a sé ha un nuovo nemico: è il 1945 e la Prussia è invasa dalla Russia. Non ha altra scelta che scappare verso l'unica salvezza possibile: una nave pronta a salpare verso un luogo sicuro. Eppure la costa è lontana chilometri. Chilometri fatti di sete e fame. E Joana non è sola. Accanto a lei ci sono altre anime in fuga, ognuna dal proprio incubo, in viaggio verso la stessa meta. Emilia, una ragazza polacca che a soli quindici anni aspetta un bambino, e Florian, un giovane prussiano che porta con sé il peso di un segreto inconfessabile. I due hanno bisogno di Joana. Perché lei non ha mai perso la speranza. Perché la guerra può radere al suolo intere città, ma non può annientare il coraggio e la voglia di vivere. È grazie a questa sua forza che Joana riesce ad aiutare Emilia nella gravidanza e a far breccia nel carattere chiuso e diffidente di Florian. I loro giorni e le loro notti hanno un'unica eco: sopravvivere. E quando la nave finalmente si intravede all'orizzonte, la paura vorrebbe riposare in un porto sicuro. Ma Joana sa che non si finisce mai di combattere per la propria vita, ed è pronta ad affrontare ogni ostacolo, ogni prova, ogni scherzo del destino... Dopo lo straordinario successo di Avevano spento anche la luna, Ruta Sepetys torna a raccontarci un episodio veramente accaduto che dà voce a una pagina dimenticata della storia: lituani, polacchi, prussiani, per la prima volta insieme, in fuga verso la salvezza. Passati e persecuzioni diversi uniti dal sogno per la libertà. Un libro sul coraggio, sui segreti che danno la forza per lottare, sulla speranza che è in grado di scalfire anche il muro più alto fatto di odio e paura.

Dettagli

Tascabile
28 settembre 2017
368 p., Brossura
9788811673705

Valutazioni e recensioni

  • Silvia Piccoli

    Il libro tratta le vicende di quattro giovani ragazzi, protagonisti di una storia inserita in una delle pagine della seconda guerra mondiale. Joana, un’infermiera lituana sempre disposta ad aiutare gli altri; Florian, un giovane prussiano con un segreto, Emilia, una ragazza polacca incinta e Alfred, un marinaio agli ordini del Fuhrer. I quattro personaggi si alternano la narrazione, che si svolge in brevi capitoli e ti invoglia a non smettere mai di leggere. Insieme seguiamo il cammino dei ragazzi e dei loro amici, attraverso il gelido inverno di un’Europa in guerra, partecipiamo alla loro fuga verso una salvezza ignota, a scene dolorose e crudeli; sentiamo le loro emozioni e le loro speranze. Personalmente non conoscevo gli avvenimenti raccontati, non avevo letto recensioni su questo libro e mi ero lasciata ispirare solo dalla lettura della trama, perciò non sapevo quale fosse il finale della storia. Lo consiglio vivamente, perché è una lettura scorrevole e appassionante, ma soprattutto perché permette di scoprire una pagina di storia a molti inedita.

  • Francesca Gittani

    Dopo aver letto Avevano spento anche la luna di Ruta Sepetys, non potevo non leggere anche Ci proteggerà la neve. Il libro narra la storia della ventunenne Joana che fugge dalla Lituana, suo paese natale, per salvarsi dall’invasione Russa nel territorio Prussiano. Nel suo percorso, Joana è accompagnata da diverse persone, ognuna con il proprio personale dolore e storia da raccontare. Joana, con il suo grande cuore e la sua forza d’animo è il collante di tutta la compagnia di anime disperate proprio perché lei è l’unica a non aver mai perso la speranza. Un libro da leggere tutto d’un fiato.

  • SERGIO MARTINEZ

    Conoscevo già l'autrice Ruta Sepetys, grazie al suo romanzo "Avevano spento anche la luna", per cui ho iniziato la lettura di questo libro con grandi aspettative. Che non sono state deluse, affatto! Il libro tratta con grande rispetto e delicatezza il dramma umano dei profughi di guerra. Nel caso specifico dei tedeschi, lituani, polacchi, ... che verso la fine della seconda guerra mondiale fuggirono di fronte all'avanzata dell'armata rossa. Ma è ovvio che quei drammi sono universali, rappresentativi di quelli di tutti i civili travolti da una guerra. Il romanzo culmina con l'affondamento della nave Wilhelm Gustloff che, seppure per lo più ignorato, è il disastro navale col più alto numero di vittime mai avvenuto, superiore persino a quello dei più famosi Titanic e Lusitania. E poiché Hollywood e la cinematografia tedesca non dedicheranno mai un film a questa nave "nazista", gremita all'inverosimile di povera gente, bisogna dar merito all'autrice di aver voluto, e saputo, trattare questa vicenda storica che può aiutarci a intuire cosa voglia dire essere un profugo di guerra. E poiché purtroppo anche oggi le guerre non mancano, non mancano i profughi, a centinaia di migliaia anche alle porte di casa nostra, consiglio la lettura di questo libro a tutti, a partire dai 15 anni (l'età di Emilia, uno dei tre protagonisti centrali). Credo che se un nostro ragazzo, e ancor più una ragazza, quindicenne leggesse questo romanzo, non potrebbe non restarne impressionato e probabilmente comincerebbe a capire la grande fortuna che ha a vivere in un Paese in pace e quali sono le vere "avversità", cosa vuol dire veramente lottare per vivere. Il libro merita, secondo me, solo una piccolissima critica. Il titolo dell'edizione italiana, "Ci proteggerà la neve", non ha senso, sarebbe stato molto meglio mantenere il titolo originale, "Sale per il mare".

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