Autore di grande rilievo di cui andrebbe letto tutto. In questo periodo poi informarsi e rassicurarsi sulle teorie del Cigno Nero è importante e farlo a questo livello è un’emozione.
Il cigno nero. Come l'improbabile governa la nostra vita
Prima della scoperta dell’Australia gli abitanti del Vecchio Mondo erano convinti che tutti i cigni fossero bianchi: una convinzione inconfutabile, poiché sembrava pienamente confermata dall’evidenza empirica. L’avvistamento del primo cigno nero è stato quindi una sorpresa; ma non è questo il punto. Il punto è che una conoscenza basata sull’esperienza pregressa è una conoscenza fallace, che ci rende fragili al cospetto dell’infinità di eventi che possono verificarsi. Basta un solo cigno nero per sbriciolare un’asserzione generale ricavata da millenni di avvistamenti di milioni di cigni bianchi. E allora perché ci ostiniamo a basare le nostre vite sulla previsione del futuro e sul controllo dei rischi? Perché continuiamo ad affidarci alle scelte basate sul già noto, come se non sapessimo che l’ignoto esiste e possiamo incontrarlo? Guerre, pandemie, crolli finanziari mondiali: com’è possibile che eventi simili riescano sempre a coglierci impreparati? In "Il cigno nero" – ormai un classico della contemporaneità – Nassim Nicholas Taleb ci invita ad abbracciare l’improbabile e accettare, infine, che esso governi le nostre vite. Che sia per pianificare la struttura economica di un paese o i prossimi quindici anni della nostra esistenza questo è il libro da cui farci guidare.
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Collana:
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Anno edizione:2023
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Isabella Sala 27 aprile 2020
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ROMANO GILARDONI 28 settembre 2018
Lettura scorrevole anche se a volte un po’ dispersiva
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Omar Alfieri 20 maggio 2018
Il testo è in se molto buono, vuoi per lo stile di Taleb scanzonato e provocatorio, vuoi per le indicazioni di metodo che lascia sparse qua e la nel testo e sta al lettore coglierle. C'è da dire assolutamente una cosa: prendetelo come un testo introduttivo al mondo della casualità e a quello che ci gira attorno. Di fatto Taleb non apporta nulla di originale se non una rielaborazione personale delle opere di Popper, Kahneman e in alcuni parti di fatto copia di sana pianta le opere di Mandelbrot ( senza nasconderlo più di tanto). Il suo grande merito è la sistemazione organica del pensiero, appunto leggendolo si ha la sensazione di sentirsi dentro un sistema di pensiero innovativo ed originale ( ha unito a modo suo le tessere del puzzle) oltre al fatto di rendere fruibile (e digeribile) al lettore non tecnico un argomento intuitivo ma sfuggente come la casualità e quello che gli sta attorno, tant'è che ha venduto con la sua trilogia sul caso credo dieci volte le copie che hanno venduto gli autori da cui trae la sua rielaborazione.