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Anno edizione: 2005
Anno edizione: 2012
Anno edizione: 2008
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Quinto libro della fortunata serie “Outlander”: Jamie e Claire si rimettono in viaggio. Questa volta non è colpa di Jamie, ma del nipote. I protagonisti devono far fronte a lunghi periodi in mare, tempeste tropicali e vecchie conoscenze. Sono stupita e affascinata dalla fantasia di questa donna e dalla capacità, quasi machiavellica, di far “tornare tutti i conti” per un continuo rimando tra il ‘700 e il ‘900. In questo volume viene dato leggermente più spazio alla magia e al soprannaturale, ma anche un non amante del genere come me può conviverci benissimo. Come per gli altri libri, il finale è aperto. Nuove avventure aspettano i due protagonisti.. A me, però, manca la Scozia.
Seconda parte della traduzione dell?originale ?Voyager? (= il 3° volume della saga). Che delusione! L?intreccio ha cominciato a perdere colpi, soprattutto nella parte iniziale dedicata all?attraversata atlantica alla volta delle Indie occidentali ed al primo arrivo sulla terraferma ad Hispaniola, dove i colpi di scena, raffazzonati ed esageratamente numerosi, si rifanno alla stregua delle peggiori e più scontate telenovelas: squali in agguato, rapimenti, perdite e ritrovamenti, un matrimonio celebrato in via del tutto eccezionale, incursioni di pirati più che ridicolmente irreali e personaggi assurdamente inseriti nel calderone inventivo già troppo rigurgitante della saga. ?Leggermente? migliore la parte successiva, ambientata in Giamaica, dove le peripezie dei due protagonisti riprendono un po? dello stesso andamento avvincente e meno esageratamente irreale dei precedenti libri (senza tenere in considerazione la ricomparsa - ancora?!?! - di Geillis Duncan sotto una nuova identità: la terza). Peggiora decisamente, invece, la parte finale del libro, che, dopo l?incongrua e deludente scena di magia vudù del capitolo ?Il falò del coccodrillo? e l?invenzione, di sconcertante e puerile stupidità, dell?esistenza di un analogo cerchio di pietre dai magici poteri di ?porta del tempo?, costruito anticamente dagli aborigeni su una collina di Hispaniola (quella delle fate del titolo, per l?appunto), culmina con l?approdo fortuito in Georgia dopo una tempesta dalle dimensioni immani che ha imperversato sull?oceano. Sarà, forse, che le gesta di Claire e Jamie trovano il dovuto risalto sullo sfondo delle brume scozzesi?
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