E l'eco rispose

E l'eco rispose è l'ultima opera di Hosseini, un'opera come sempre brillante, intensa, appassionante. L'autore infatti incrocia i destini dei protagonisti in maniera eccelsa, rendendo vivo e partecipa il lettore, il quale non può non appassionarsi alle vicissitudini di gente che vive il dramma di una realtà impregnata di povertà e sofferenza, di dolore e scelte dettate dalla forma e non dal cuore. L'opera, infatti, è una costante ricerca della serenità interiore, dell'affetto dei propri cari, delle proprie radici. È in ciò i destini che si incrociano sono molteplici, nello spazio e nel tempo, ma ciascuno trova il suo spazio come nella ricostruzione di un cerchio perfetto. L'opera sicuramente è molto valida sia dal punto di vista stilistico che per ciò che concerne la trama. I personaggi vengono delineati perfettamente, le loro vicissitudini appassionano e colpiscono il lettore, determinando in lui la voglia di sapere come va a finire. Il romanzo, però, lascia l'amaro in bocca. E, ciò in realtà, è perfettamente attinente alla veridicità dei fatti. Un'opera stupenda, senza dubbio da leggere.

Il mio approccio iniziale è stato alquanto distaccato, ma comunque incuriosito. Dopo aver letto le prime pagine, richiusi il libro; c'era qualcosa di strano, come se non riuscissi a entrare nella narrazione. Ripresi la lettura il giorno seguente, stavolta però senza riuscire a fermarmi. Ti trascina in un mondo nuovo, fatto di favole e crudeltà, quella crudeltà che appartiene alla guerra e in particolare agli uomini, degli affetti più cari, quelli a cui affideresti la tua vita e che loro si prendono davvero. Un mondo che fai difficoltà a comprendere a meno che non ne fai parte. Sono piccoli frammenti di storie e ognuna di esse riesce a catturati rendendoti impaziente di leggere la successiva, poterla ricollegare alla precedente, come i pezzi di un puzzle. è il romanzo dei coraggiosi, che però si dimostrano essere i più codardi. è di quelle persone che appaiono deboli e che invece dentro hanno un coraggio da leoni. è il romanzo degli uomini, delle donne e dei bambini, delle contrapposizioni della vita, dell'amore e della politica. è un continuo flashback di emozioni, di vite raccontate, di persone che si rincontrano non sapendo nemmeno di conoscersi. Non sai quanto amore puoi provare per il tuo paese fino a quando non ne racconti la vita. E un paese come l'Afghanistan ha tanto da raccontare, ma non la guerra, bensì la storia di quelle persone che ci credono davvero, in un cambiamento. Consiglio vivamente la lettura di questo romanzo..

Ho adorato le parti in cui c'erano le canzoni-poesie, sono molto evocative della cultura afghana. Una storia, che fa eco a un'altra storia e che si intrecciano verso la fine. Però l'autore ha creato un po' di confusione con ciò, perché passavo al capitolo successivo e non ci capivo un granché, ma andando avanti ho ricomposto i pezzi. Sono belle le atmosfere che ha creato questo autore, magiche e tristi perché si parla anche di guerra. Non so se consigliarlo, ma a me alla fine è piaciuto e quindi è più un si che no.