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Educazione europea - Romain Gary - copertina
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Nationality Letteratura: Francia
Educazione europea
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Educazione europea - Romain Gary - copertina
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Descrizione


Educazione europea è il romanzo d'esordio di Romain Gary, ma non è affatto una "oeuvre de jeunesse", bensì una delle sue opere più importanti. Gary lo scrisse quando era aviatore delle forze alleate durante la seconda guerra mondiale. Apparve nel 1945 e fu subito un grande successo. Sartre lo giudicò il miglior libro mai scritto sulla resistenza. Romain Gary vi racconta la storia di un gruppo di resistenti polacchi: i loro sogni, le loro speranze, i loro ideali, le loro piccole e grandi miserie e i compromessi che la guerra esige. Per sopravvivere e resistere, per affermare anche nel dolore la grandezza della vita e la speranza del pensiero. Il personaggio centrale del romanzo è Janek, un ragazzo che, nella spiccata durezza del combattimento clandestino, conosce il freddo e la fame, il tradimento, l'orrore e la morte senza che l'odio afferri, anche per un solo istante, il suo cuore. Attraverso Zosia, Janek conosce infatti l'amore, attraverso Dobranski, lo studente, il culto della libertà e, attraverso la semplicità dei suoi compagni di lotta, la grandezza dell'uomo. Un sogno alimenta e attraversa ogni riga di queste pagine: che, dalla resistenza comune ai popoli oppressi dal nazismo, non solo sorga il sentimento di una solidarietà europea ma, come recita una poesia di Dobranski lo studente, "l'ultimo stato sovrano crolli ai colpi dei patrioti europei", "si spenga nel mondo l'eco dell'ultimo canto nazionale", e l'Europa finalmente "si erga e cammini".
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Dettagli

2006
1 gennaio 2006
271 p., Brossura
9788854501621

Valutazioni e recensioni

Giulia Pucci
Recensioni: 4/5

Non conoscevo l'autore - lo ammetto da subito - ma nel tentativo di trovare nuovi e interessi libri sul tema della Resistenza mi sono imbattuta in questo libricino all'apparenza insignificamente. Eppure, mi ha stupito! In poco più di 250 pagine, l'autore lituano riesce a fornire un racconto intimista e profondo (senza scadere nel banale) delle vicende dei resistenti polacchi durante la seconda guerra mondiale. Attraverso le storie dei vari personaggi (ognuno determinante a modo suo nel descrivere la resistenza attraverso un volto a cui associarla, quasi), l'autore riesce a far riflettere senza scadere nella retorica. Essenziale, diretto e non per questo meno pregevole, fosse anche solo perché sceglie di ricordare spesso che "nessuna cosa importante muore mai davvero".

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Renzo Montagnoli
Recensioni: 5/5

Educazione europea è il romanzo con cui ha esordito nel 1945 Romain Gary, dopo l’esperienza bellica come aviatore della Francia libera e nel corso della quale si meritò la Legion d’Onore. Dunque ci troviamo di fronte a un eroe di guerra che scrive una storia di guerra finalizzata però a un pacifismo non di maniera. Gary racconta le vicende di un gruppo di partigiani polacchi assillati dalla fame e dal freddo, oltre che dalla crudele e sempre presente repressione nazista. Fra questi il personaggio di primo piano è Janek, un ragazzino che ha già perso i fratelli, e che perderà anche il padre, strappato troppo presto alle fantasie di una gioventù e precipitato nel baratro della violenza e dell’orrore, in una serie di esperienze in cui apprende che gli uomini hanno due facce, che se c’è il tradimento ci può anche essere l’altruismo, che se c’è l’odio può esserci anche l’amore. Così la sua maturazione, il passaggio dall’età della pubertà a quella adulta avverrà in brevissimo tempo, durante il quale tuttavia apprenderà l’autentico significato della parola libertà e nascerà in lui la speranza per un mondo migliore, per un’Europa unita e pacifica. Dopo due lunghi, interminabili inverni di fame e di freddo, dopo aver visto morire tanti compagni, dopo avere avuto l’orrore e la necessità di uccidere Janek fa il conto di quell’esperienza con queste semplici parole, che tuttavia sono stilettate nell’animo di chi legge: “In Europa abbiamo le cattedrali più antiche, le più vecchie e celebri università, le più grandi biblioteche, ed è qui che si riceve l’educazione migliore, sembra che vengano in Europa da tutti gli angoli del mondo per istruirsi. Ma alla fine, quel che ti insegna tutta questa famosa educazione europea è come trovare il coraggio e delle buone ragioni, valide e convenienti, per ammazzare un uomo che non ti ha fatto nulla e che se ne sta seduto sul ghiaccio a testa china, ad aspettare la fine”. Sinceramente il nome di Romain Gary non mi diceva niente fino a quando mi sono imbattuto in un suo romanzo, Gli aquiloni; si è trattato di un’autentica scoperta, l’opera mi è piaciuta moltissimo, così ho voluto leggere qualcosa d’altro, soprattutto questo Educazione europea che mi è stato consigliato da un’amica. Aveva ragione a dirmi che era qualcosa di straordinario, quasi di indescrivibile, tanto le era piaciuto; concordo pienamente con quel giudizio, perché difficilmente ci si può imbattere in un’opera in cui la cruda e tragica realtà e la purezza dell’animo convivono sullo stesso piano, in cui è possibile verificare come in ogni uomo sia presente il male e il bene, ma senza condannarlo definitivamente e senza appello se prevale il primo, perché basta spesso poco perché quel buio che è dentro possa essere rischiarato dalla limpida luce di un umano sentimento.

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Recensioni: 4/5

E’ un libro bellissimo, importante per far riflettere non solo sugli orrori delle guerre ma anche sulla capacità di speranza, di dignità, di coscienza civica ed umana, che possono scaturire perfino da situazioni drammatiche ed aberranti. Il protagonista, il giovane Janek, impara dall’esperienza e dalla convivenza con i partigiani polacchi tutto quanto potrà essergli utile per diventare un uomo forte e giusto. Imparerà ad amare la natura e gli altri, imparerà a sopportare freddo, malattia, morte, a considerare la libertà come il baluardo della vita umana e della dignità, imparerà l’orgoglio di essere uomo e di saper amare. Un romanzo forte non tanto per le scene in parte narrate in parte suggerite, ma soprattutto per il messaggio che invia. La prosa è lineare, efficace, in grado di catturare anche emotivamente il lettore. Ci sono poi quei racconti letti dal compagno Dobranski, che sono dei piccoli gioielli narrativi, inseriti nel romanzo, emozionanti saggi di poesia e di umanità.

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