E' senza dubbio un'opera originale considerato quando è stata scritta (primi del '500) e quanto sia ancora oggi attuale. E' un ironico monologo che la follia, impersonata da una figura femminile, rivolge ai lettori per dimostrare che è "lei" che governa ogni cosa, è lei che dà sapore alla vita, motivo per cui i folli conducono una vita migliore rispetto ai sapienti. L'inizio scorre bene, un fiume di idee facilmente comprensibili e anche condivisibili, poi però si fa sempre più ripetitivo e perde quindi il suo fascino iniziale. Il finale è più che altro una critica alle diverse classi agiate. Le numerose citazioni da testi greci e latini con relative note rallentano parecchio la lettura.
Elogio della follia
Erasmo, con "Elogio della Follia", guarda e invita a guardare alla demenza del mondo con occhi nuovi: nella consapevolezza che la realtà è quella che è e, in fondo, ci sono sempre delle "ragioni" in quello che gli uomini fanno - come non tarderà a sottolineare il Machiavelli - per cui vale forse la pena di dar credito alla "follia". Introduzione di Riccardo Donati.
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Anno edizione:2016
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Da tanto volevo leggere questo libro e nonostante ci abbia messo un paio di mesi a finirlo (solitamente quando mi appassionano li divoro in pochi giorni), alla fine mi sono ritrovata soddisfatta. È simpatico, schietto, e conoscendo i tratti salienti della vita di Erasmo nella sua ribellione alla cristianità penso lo si possa leggere anche con un occhio più critico cogliendo tante piacevoli sottigliezze, riuscendo a impersonarsi nell'ottica dell'autore. Mi ha fatto sorridere più volte, lo consiglio!
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Che prendersi troppo sul serio sia frequente, lo sappiamo. Ma Erasmo ci guida nel suo percorso estremamente logico e razionale ad addentrarci con estrema naturalezza nei meandri della follia, facendola apparire come la vera Musa e Dea del nostro agire. Quindi, accantoniamo per un attimo la serietà ed i pregiudizi e perdiamoci in una folle lettura.