Una copertina tutta azzurra al cui centro campeggiano la luna piena e la sagoma di un corvo nero:ecco come questo libro mi ha attirata. Ma il contenuto è anche meglio! Una simpaticissima protagonista 11enne di nome Flavia alle prese con un misterioso delitto che finalmente scuote la sue monotone giornate del 1950. Ma Flavia non è una ragazzina come le altre: è un piccolo genio, con una grande passione per chimica e veleni che sfrutta per piccole diaboliche vendette ai danni delle due tremende sorelle maggiori; è sveglia, intuitiva e inarrestabile in sella alla sua fidata bicicletta, determinata a risolvere un delitto che vede coinvolto il padre, appassionato di filatelia, facendo riaffiorare oscuri eventi del passato -nonché a liberarsi delle odiate torte alla crema della governante!(NB leggere il titolo originale per capire!) Alan Bradley crea una giovane e dinamica protagonista, forse un po' atipica, forse un po' strana: ma leggete questo libro e poi ditemi se nemmeno per un attimo non vi siete riconosciuti in lei. O se perlomeno non lo avete desiderato!
Flavia de Luce e il delitto nel campo dei cetrioli
Proviamo a usare l'immaginazione. Immaginiamo un'antica magione di campagna in Inghilterra. L'antica magione si chiama Buckshaw e ha conosciuto giorni migliori. Immaginiamo di essere nel 1950. Immaginiamo una ragazzina che ci vive con il padre e le sorelle. Si chiama Flavia de Luce e ha undici anni. Immaginiamo un laboratorio chimico dell'età vittoriana da tempo in abbandono: l'unica persona che lo frequenta è proprio Flavia che, fra l'altro, è appassionatissima di veleni. Per concludere, immaginiamo un misterioso e silenzioso papà vedovo e filatelico - il colonnello de Luce -, due sorelle maggiori dispettose - Daphne e Ophelia -, una cuoca - la signora Mullet -, e un enigmatico giardiniere - il signor Dagger - che risente ancora dei traumi della guerra. Siamo nel bel mezzo dell'estate quando una serie di inesplicabili eventi turba la vita abbastanza tranquilla (se si escludono i dissidi fra le tre sorelle) del posto. Sull'uscio di casa viene trovato un uccello morto, al cui becco qualcuno ha per giunta attaccato un francobollo. Qualche ora dopo Flavia scopre un uomo che giace nell'aiuola dei cetrioli e che proprio davanti ai suoi occhi esala l'ultimo respiro. La cosa lascia Flavia sconvolta ed estasiata. Per lei ora comincia sul serio la vita: il delitto finalmente è arrivato a Buckshaw.
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Autore:
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Traduttore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2010
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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MARIANNA COMANA 04 maggio 2011
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M.PIA SCOPPOLA 27 settembre 2010
Un libro incantevole. Flavia è tutto quello che avremmo voluto essere, da bambine: intraprendente, intelligente, acuta, forse non troppo amata (proprio per le doti precedentemente dette...), piccolo genio della chimica, incuriosita dalla filatelia, amante della lettura, anima libera e spirito coraggioso. Ho comperato il libro, lo riconosco, perché fortemente attratta dalla foto dell'autore sulla quarta di copertina: Una specie di Babbo Natale senza la divisa di ordinanza: come resistere a quello sguardo e a quel sorriso? E sicuramente quello sguardo e quel sorriso dovevano aver prodotto un libro, se non altro, particolare. E non sono rimasta affatto delusa. Flavia de Luce (ma come si pronuncia? Sembra un nome cosi assolutamente italiano...) è una bambina indimenticabile: un misto di antica saggezza, di ingenuità, di furbizia, di autentica intelligenza. E straordinari sono anche i personaggi di contorno: le perfide sorelle, la cui perfidia Flavia gestisce con grande humor, l'ondivago padre, i buoni ed i cattivi. Interessanti, tra l'altro, le lievi lezioni di filatelia: premetto che non ho alcun interesse per la materia, ma, contro ogni previsione, me le sono davvero godute. Nonchè quelle di chimica. E speriamo che Flavia incroci presto, di nuovo e con altrettanto spirito, le nostre strade.