Ovvero la suspence, questa sconosciuta Pare che si tratti di un poliziesco, ma per gran parte del libro, a parte un po' di cadaveri sparsi qua e là, sembra il racconto delle vite delle persone di una famiglia un po' scombinata La scrittura è fluida, a tratti divertente, talvolta eccessivamente descrittivo, ma comunque piacevole, un'opera tutto sommato leggibile a patto di non essere alla ricerca di azione, ritmo e scene cruente
Il gioco di Ripper
Le donne della famiglia Jackson, Indiana e Amanda, madre e figlia, sono molto legate pur essendo diverse come il giorno e la notte. Indiana, che esercita come medico olistico, è una donna libera e fiera della propria vita bohémienne. Sposata e poi separatasi molto giovane dal padre di Amanda, è riluttante a lasciarsi coinvolgere sentimentalmente, che sia con Alan, ricco erede di una delle famiglie dell'élite di San Francisco, o con Ryan, enigmatico e affascinante ex navy seal dell'esercito americano, ferito durante una delle sue ultime missioni. Mentre la madre vede soprattutto il buono nelle persone, Amanda, come suo padre, capo ispettore della sezione omicidi della polizia di San Francisco, è affascinata dal lato oscuro della natura umana. Brillante e introversa, appassionata lettrice, dotata di un eccezionale talento per le indagini criminali, si diletta a giocare a Ripper, un gioco online ispirato a Jack the Ripper, Jack lo squartatore, in cui bisogna risolvere casi misteriosi. Quando la città è attraversata da una serie di strani omicidi, Amanda si butta a capofitto nelle indagini, scoprendo, prima che lo faccia la polizia, che i delitti potrebbero essere connessi fra loro. Ma il caso diventa fin troppo personale quando sparisce Indiana. La scomparsa della madre è collegata al serial killer? Ora, con la madre in pericolo, la giovane detective si ritrova ad affrontare il giallo più complesso che le sia mai capitato, prima che sia troppo tardi.
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Autore:
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Traduttore:
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Collana:
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Anno edizione:2013
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Alessandro Giuliani 16 maggio 2018
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ROBERTA GIULIETTI 28 novembre 2017
Libro scritto su sollecitazione della casa editrice e si vede : un giallo uguale a tanti , come scritto da un anonimo writer, e intramezzato da sprazzi della torrenziale prosa Allendiana , ricca come sempre di notazioni e aggettivi , ma lontana anni luce dalla magia coinvolgente dei primi capolavori di Isabel. Quando si scrive su commissione si rischia di produrre anche opere inutili. Peccato.
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alessia pace 25 novembre 2016
Isabelle Allende è famosa per altre opere e altri generi ma questo romanzo rappresenta per lei una prova importante. Per la prima volta si è cimentata in un genere a lei sconosciuto. Si tratta di un giallo interessante caratterizzato da un buon ritmo (specie nella parte finale del romanzo) con personaggi ben caratterizzati e che convengono. La trama è ben articolata e nell'insieme il libro si legge con piacere. Massimo dei voti per la scrittrice cilena.