Terzo capitolo della saga dedicata al Novecento: la narrazione parte in svantaggio rispetto ai due capitoli precedenti vista l'assenza del pathos legato alle due guerre mondiali ma ha dalla sua parte la vicinanza temporale degli eventi. L'autore ci guida attraverso le vicende dei discendenti delle famiglie dei primi capitoli nella storia del dopoguerra fino ai giorni nostri passando dall'Europa agli Stati Uniti, dalla costruzione del Muro di Berlino agli assassinii dei fratelli Kennedy e di Martin Luther King, dalla guerra fredda alla crisi missilistica di Cuba, dalla guerra in Vietnam al movimento hippie, fino al crollo dei regimi filo-sovietici. Al solito un sapiente intreccio tra avvenimenti reali e romanzati, la cosiddetta storia con la S maiuscola e minuscola, che fanno scorrere veloci le oltre mille pagine. Personalmente ho trovato più avvincenti le trame ed i personaggi ambientati in Germania e più deboli quelle in Inghilterra: nel mezzo colloco Stati Uniti e Unione Sovietica.
I giorni dell'eternità. The century trilogy. Vol. 3
"I giorni dell'eternità" è la conclusione della trilogia "The Century", dedicata al Novecento, nella quale Ken Follett segue il destino di cinque famiglie legate tra loro: una americana, una tedesca, una russa, una inglese e una gallese. Dai palazzi del potere alle case della gente comune, le storie dei protagonisti si snodano e si intrecciano nel periodo che va dai primi anni Sessanta fino alla caduta del Muro di Berlino, passando attraverso eventi sociali, politici ed economici tra i più drammatici e significativi del cosiddetto "Secolo breve": le lotte per i diritti civili in America, la crisi dei missili di Cuba, la Guerra fredda, ma anche i Beatles e la nascita del rock'n'roll. Quando Rebecca Hoffmann, insegnante della Germania Est, scopre di essere stata spiata per anni dalla Stasi prende una decisione che avrà pesanti conseguenze sulla sua famiglia. In America, George Jakes, figlio di una coppia mista, rinuncia a una promettente carriera legale per entrare al dipartimento di Giustizia di Robert Kennedy e partecipa alla dura battaglia contro la segregazione razziale. Cameron Dewar, nipote di un senatore del Congresso, non si lascia scappare l'occasione di fare spionaggio per una causa in cui crede fermamente, ma solo per scoprire che il mondo è molto più pericoloso di quanto pensi. Dimka Dvorkin, giovane assistente di Nikita Chruscëv, diventa un personaggio di spicco proprio mentre Stati Uniti e Unione Sovietica si ritrovano sull'orlo di una crisi che sembra senza via d'uscita.
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Autore:
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Anno edizione:2014
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Luca Santinon 18 marzo 2019
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Ho letto questo libro diverse volte e ogni volta è come se fosse la prima. La storia è così avvincente e la narrativa così intensa che anche rileggendo le stesse pagine si colgono sempre sfumature diverse. L’autore è una garanzia e in questo caso anche la traduzione. Avendo avuto occasione di visionare il testo anche in lingua originale, posso dire che nella traduzione non si perde la carica espressiva del libro. Consiglio di non leggerlo la sera se si deve lavorare il giorno dopo perché c’è il rischio di restare svegli tutta la notte per la curiosità!
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Bel romanzo, secondo me, che si inserisce nelle vicende a noi relativamente vicine, racconta i fatti realmente accaduti con precisione, grazie ad una buona ricerca, ed inserisce i personaggi del romanzo con facilità nel contesto di personaggi storici. Malgrado la relativa vicinanza temporale dei fatti raccontati e romanzati,a mio avviso, l'Autore mantiene una certa distanza dal fornire lezioni o giudizi morali, casomai il Lettore si trova coinvolto nel racconto interiorizzandolo e quindi inconsciamente assume una posizione con relativo giudizio morale. Buon libro, fa riflettere come del resto tutti e tre della trilogia.