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Un animale narratore ma soprattutto osservatore, che spostandosi indisturbato e silenzioso su un lastricato di nuvole esamina, razionalizza, riporta discorsi ed atteggiamenti del pigro, testardo, burbero e trasandato professore dall'animo onesto . Saccente, filosofo e di marcato orientamento zen, il gatto e' visione dell'umano e delle sue contraddizioni da un'entita' esterna, ma allo stesso tempo e' veicolo per le elucubrazioni del professore protagonista, e dell'autore stesso. Scritto da Natsume Soseki nel 1905 in piena epoca Meiji e definito uno dei primi romanzi piu' vicini allo stile moderno, restano le ambientazioni ed il ritmo di scrittura fortemente giapponesi. Cio' , unito alla non brevita' del testo, implica un moderato esborso di energie e credo che a molti potrebbe essere indigesto. Sebbene la narrazione avvenga prevalentemente dal punto di vista del nostro Gatto, siamo ad un abisso di distanza dai libri occidentali che ci intrattengono con vivaci e frivole storie di animali. Qui le riflessioni sono dilatate, priva la narrazione di colpi di scena particolarmente significativi e scevra da fioriture di sentimentalismo. Il romanzo di Natsume funge da dura critica verso il grande cambiamento del Giappone, avvenuto a discapito della chiusa tradizione classica ed a favore di una violenta e diffusa occidentalizzazione. L'autore racconta un'epoca, si sgrava di una polemica latente e lo fa in maniera originale per quei tempi, in un racconto particolare e stimolante, attraverso il supporto di un personaggio molto carismatico : un gatto giapponese.
Un animale narratore ma soprattutto osservatore, che spostandosi indisturbato e silenzioso su un lastricato di nuvole esamina, razionalizza, riporta discorsi ed atteggiamenti del pigro, testardo, burbero e trasandato professore dall'animo onesto . Saccente, filosofo e di marcato orientamento zen, il gatto e' visione dell'umano e delle sue contraddizioni da un'entita' esterna, ma allo stesso tempo e' veicolo per le elucubrazioni del professore protagonista, e dell'autore stesso. Scritto da Natsume Soseki nel 1905 in piena epoca Meiji e definito uno dei primi romanzi piu' vicini allo stile moderno, restano le ambientazioni ed il ritmo di scrittura fortemente giapponesi. Cio' , unito alla non brevita' del testo, implica un moderato esborso di energie e credo che a molti potrebbe essere indigesto. Sebbene la narrazione avvenga prevalentemente dal punto di vista del nostro Gatto, siamo ad un abisso di distanza dai libri occidentali che ci intrattengono con vivaci e frivole storie di animali. Qui le riflessioni sono dilatate, priva la narrazione di colpi di scena particolarmente significativi e scevra da fioriture di sentimentalismo. Il romanzo di Natsume funge da dura critica verso il grande cambiamento del Giappone, avvenuto a discapito della chiusa tradizione classica ed a favore di una violenta e diffusa occidentalizzazione. L'autore racconta un'epoca, si sgrava di una polemica latente e lo fa in maniera originale per quei tempi, in un racconto particolare e stimolante, attraverso il supporto di un personaggio molto carismatico : un gatto giapponese.
Un animale narratore ma soprattutto osservatore, che spostandosi indisturbato e silenzioso su un lastricato di nuvole esamina, razionalizza, riporta discorsi ed atteggiamenti del pigro, testardo, burbero e trasandato professore dall'animo onesto . Saccente, filosofo e di marcato orientamento zen, il gatto e' visione dell'umano e delle sue contraddizioni da un'entita' esterna, ma allo stesso tempo e' veicolo per le elucubrazioni del professore protagonista, e dell'autore stesso. Scritto da Natsume Soseki nel 1905 in piena epoca Meiji e definito uno dei primi romanzi piu' vicini allo stile moderno, restano le ambientazioni ed il ritmo di scrittura fortemente giapponesi. Cio' , unito alla non brevita' del testo, implica un moderato esborso di energie e credo che a molti potrebbe essere indigesto. Sebbene la narrazione avvenga prevalentemente dal punto di vista del nostro Gatto, siamo ad un abisso di distanza dai libri occidentali che ci intrattengono con vivaci e frivole storie di animali. Qui le riflessioni sono dilatate, priva la narrazione di colpi di scena particolarmente significativi e scevra da fioriture di sentimentalismo. Il romanzo di Natsume funge da dura critica verso il grande cambiamento del Giappone, avvenuto a discapito della chiusa tradizione classica ed a favore di una violenta e diffusa occidentalizzazione. L'autore racconta un'epoca, si sgrava di una polemica latente e lo fa in maniera originale per quei tempi, in un racconto particolare e stimolante, attraverso il supporto di un personaggio molto carismatico : un gatto giapponese.
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