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Tutti i temi trattati nella Montagna Magica portano a riflettere sulla vita e sulla morte. E in particolare vorrei riferirmi ad un fatto. Impressiona nella conversazione tra il medico e Castorp la riflessione di come la "forma" postrebbe essere unica differenza tra la morte e la vita se assunta come fenomeno umano. Infatti, mentre la vita prosegue anche dopo la nostra morte, quanto a energia che nutre il resto della terra, in quella che noi chiamiamo vita si tratta di una vita imbrigliata nella forma (il corpo). La scrittura di questo testo è mirabile e la vastità dei temi è immensa. Un testo che ha la possibilità di influenzare tutta una vita. E lo può fare ancora oggi, nonostante molto tempo sia trascorso dalla scrittura.
Mann, uno dei miei autori preferiti! Grandioso affresco delle varie correnti di pensiero all'inizio del 900 che e'riassunto nelle schermaglie verbali tra Settembrini e Naphta.Profonda riflessione sul tema della malattia e della morte,è un incalzante e convincente invito a non lasciarsi sopraffare dai pensieri parassiti ma di vivere la vita in armonia lasciandosi guidare da bontà ed amore. E' anche da leggere come una critica alla guerra in generale. Bella traduzione degli anni '60, però le preferisco quella nuova della Colorini per i Meridiani.
Tutti i temi trattati nella Montagna Magica portano a riflettere sulla vita e sulla morte. E in particolare vorrei riferirmi ad un fatto. Impressiona nella conversazione tra il medico e Castorp la riflessione di come la "forma" postrebbe essere unica differenza tra la morte e la vita se assunta come fenomeno umano. Infatti, mentre la vita prosegue anche dopo la nostra morte, quanto a energia che nutre il resto della terra, in quella che noi chiamiamo vita si tratta di una vita imbrigliata nella forma (il corpo). La scrittura di questo testo è mirabile e la vastità dei temi è immensa. Un testo che ha la possibilità di influenzare tutta una vita. E lo può fare ancora oggi, nonostante molto tempo sia trascorso dalla scrittura.
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