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E' il primo libro di Paolo Giordano che leggo: non ho letto l'osannatissimo romanzo La solitudine dei numeri primi (perché diffido dei libri che vincono premi letterari!) e quindi il mio non è un giudizio comparativo sulle opere di questo giovane scrittore, ma solo su "Il nero e l'argento". E' una storia interessante e intelligente, anche se apparentemente banale, una storia che aiuta a riflettere, senza annoiare, sulla difficoltà della vita quotidiana in coppia (grandiosa la parte dedicata alla divisione dei ruoli all'interno delle coppie d'oggi!) e dell'essere genitori, ma - soprattutto - sulla incapacità di comprendere la malattia, l'amore e i miracoli che la malattia e l'amore producono. E' una storia narrata con uno stile leggero e immediato, con alcune pagine molto poetiche: un libro scritto molto bene. Nel complesso è un bel libro, apparentemente triste, ma sostanzialmente pieno di speranza, oltre che di tenerezza, perché alla fine non è la morte a trionfare, ma la vita: il bambino che pronuncia a voce alta il nome (mai rivelato prima) della persona morta che tanta importanza ha avuto nella vita sua e dei suoi genitori ci dice che quella persona continua ad essere presente e ad agire su coloro ai quali ha voluto bene!
Il cancro della signora A. sconquassa l'equilibrio precario di una giovane coppia. Il piccolo nucleo familiare assiste all'obbligato allontanamento di un'anziana, ormai malata, con tutte le conseguenze del venir meno di una figura femminile. Con relazioni familiari fragili alle spalle, i due coniugi adottano una madre, una nonna per il loro figlio e proprio non riescono a capacitarsi come il loro castello di carte possa crollare in un attimo.
La signora A. è una presenza forte nella vita di una giovane coppia. A volte troppo forte, come quelle mamme che mettono sempre il naso anche dove non vorresti ma che, col senno del poi, capisci che lo fanno per il tuo bene. E in una coppia, si sa, non sono sempre rose e fiori. Questa è la storia di una relazione d'amore quotidiana, di una famiglia, con i suoi alti e con i suoi tantissimi bassi, perché poi la vita si complica sempre. Ed è la storia della fragilità di questa storia d'amore, che arriva al punto di credere di esistere solo grazie alla presenza della signora A. E cosa succederebbe se la signora A., d'un tratto, dovesse andarsene?
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