L'odore della notte

Pensavo, a torto, di aver letto tutti i romanzi di Camilleri con protagonista il Commissario Montalbano. Invece ieri, cercando nella biblioteca di mio figlio, ho trovato "L'odore della notte": l'ho sfogliato e (sorpresa!) ho scoperto che per me era un libro nuovo. Me ne sono impadronito e ne ho subito iniziato la lettura. Inutile dire che non l'ho interrotta se non all'ultima pagina, quando il mistero si è sciolto come in tutti i polizieschi che si rispettino. L'episodio si presta ad una considerazione: il libro ha dodici anni ed oggi il Commissario è invecchiato, o almeno lo ha fatto invecchiare il suo autore, mentre il Camilleri dei suoi ultimi lavori incentrati sul Commissariato di Vigata conserva la stessa verve narrativa di un tempo. E questo nonostante i circa venti romanzi sullo stesso argomento che ci ha regalato in questi anni. Possiamo soltanto augurarci che continui a deliziarci ancora per molti anni.

Uscito nel 2001 per la Sellerio, è la nona avventura del commissario Montalbano sempre alle prese con la sua splendida terra e le sue mille contraddizioni. Ritmo serrato, analisi profonde, il continuo alternarsi tra la narrazione dell'indagine vera e propria e la narrazione delle vite private dei protagonisti (in questo caso è memorabile il tormento di Augello alle prese con le sue prossime nozze) "L'odore della notte" è una lettura intensa e coinvolgente che avvince pagina dopo pagina e che ci impedisce di poggiare il libro per tornare ai nostri doveri. Come sempre nei romanzi di Montalbano ad accompagnare la trama abbiamo la Sicilia con le sue bellezze i suoi odori il suo clima bizzarro e l'immancabile arte culinaria. Come sempre abbiamo abbondanti dosi d'ironia caustica, di sarcasmo verso la società in generale e abbondanti dosi di umorismo velato. Come sempre ci si innamora della storia, del suo sviluppo, del suo non svelarsi fino alla fine. Come sempre ci si inchina al magistero di Andrea Camilleri.

Ritmo serrato, analisi profonde, il continuo alternarsi tra la narrazione dell'indagine vera e propria e la narrazione delle vite private dei protagonisti (in questo caso è memorabile il tormento di Augello alle prese con le sue prossime nozze) "L'odore della notte" è una lettura intensa e coinvolgente che avvince pagina dopo pagina e che ci impedisce di poggiare il libro per tornare ai nostri doveri. Come sempre nei romanzi di Montalbano ad accompagnare la trama abbiamo la Sicilia con le sue bellezze i suoi odori il suo clima bizzarro e l'immancabile arte culinaria. Come sempre abbiamo abbondanti dosi d'ironia caustica, di sarcasmo verso la società in generale e abbondanti dosi di umorismo velato. Come sempre ci si innamora della storia, del suo sviluppo, del suo non svelarsi fino alla fine. Come sempre ci si inchina al magistero di Andrea Camilleri.