Il libro si articola come una serie di interviste postume a personaggi realmente esistiti. I personaggi sono quanto mai vivi, di una vitalità che sa di racconti di nonni, di bisnonni, di persone in carne e ossa, non di personaggi creati per la scrittura. Ogni personaggio ci riporta un aspetto di quei giorni, dalla difficoltà di mettere insieme il pranzo con la cena, al terrore di uscire di casa con il rischio di non farvi ritorno, dal vuoto che segue ad un ventennio di regime dittatoriale, all'ingegno di chi vuole sopravvivere a tutti i costi, pure spacciando gatti per conigli. Ricco di riferimenti storici, di aspetti della quotidianità dell'epoca più o meno noti. E nel finale un viaggio introspettivo inaspettato, che collega il passato al presente. Un vero gioiello. Bellissimo!
