Non vedevo l’ora di leggere “Piccoli crimini coniugali” di Eric-Emmanuel Schmitt, avevo molte aspettative per questo romanzo conoscendo la fama dell’autore. Il tempo della storia si svolge in una sola serata (questo mi ha spinta a comprarlo anche perché mi ricordava uno dei miei film preferiti, Carnage). Lo stile non è narrativo, è strutturato come una sceneggiatura, il che lo rende molto scorrevole. Marito e moglie tornano a casa dall’ospedale, il marito in seguito ad un incidente ha subito una perdita di memoria, per cui la moglie cerca di fargliela tornare parlandogli, raccontandogli i loro ricordi, facendogli vedere degli oggetti.
Piccoli crimini coniugali
Quando vediamo un uomo e una donna davanti al sindaco o al prete, dobbiamo veramente chiederci quale dei due sarà l'assassino? Piccoli crimini coniugali è una brillante commedia nera con una suspense sorprendente, un vero divertimento ma anche una saggia riflessione sulla madre di tutte le guerre: quella dentro la coppia.
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Anno edizione:2012
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Si può analizzare un tema difficile come quello del rapporto di coppia senza cadere nel retorico, senza annoiare il lettore o banalizzare l'argomento? La risposta si trova in questo libro. L'autore con una narrazione incalzante trascina il lettore in una storia intricata. Ogni volta che il lettore crede di avere un punto di riferimento per la comprensione della vicenda, Schmitt glielo sottrae togliendogli ogni certezza. I dialoghi trascinano in un vortice di emozioni e sentimenti complessi senza perdere di umorismo, riuscendo in modo incredibile a far immedesimare il lettore nei personaggi.