Il quaderno di Maya

Lo ammetto: con certi libri mi sembra di dimenticare quanto sia bella e onirica la penna della Allende. Il quaderno di Maya, seppur resta una lettura piacevole, manca di quella bellezza e quella intensità a cui la scrittrice ci aveva abituati e ci lascia un po' orfani d'arte. Se nonostante ciò volete leggerlo, lasciate che questa sia solo una lettura da intrattenimento e dimenticate, almeno per il tempo che occorre, capolavori come La casa degli spiriti

Il quaderno di Maya è la storia di un percorso. Una diciannovenne con problemi di alcool e droga, decide di lasciare i bassifondi di Las Vegas per trasferirsi in un posto tranquillo dove tutto è basato sulla semplicità e dove fondamentali sono i valori essenziali. E' qui che Maya comincerà un percorso che la porterà ad un profondo cambiamento. Il romanzo va avanti e indietro fra l'attuale vita della ragazza e i racconti della sua vita difficile. Una lettura interessante che può dar spunto a varie riflessioni.

Isabel Allende in questo romanzo ci racconta la storia di Maya, una diciannovenne dalla vita molto difficile, caduta nel giro dell'alcool e della droga. Maya scappa da Las vegas e si rifugia in un luogo tranquillo, l'arcipelao di Chiloè dove riscoprirà una vita fatta di cose semplici e piena di valori essenziali. Maya ha il tempo per riflettere sulla sua vita, conoscere se stessa e fare un grande percorso interiore. Alla fine riuscirà anche a trovare l'amore. E' un romanzo ben costruito in cui si alternano i racconti del passato alla vita presente della piccola Maya. Un romanzo che tocca temi delicati e ci fa vivere un percorso interiore difficile e travagliato. Lo conisglio.