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è un libro che fa riflettere sulle fragilità dei nostri valori e della società occidentale che perdendo i punti di riferimento e le proprie certezze si ritrova in balia di un'altra cultura.
Nonostante le critiche aspre che sono state riservate a questo romanzo fin dalla data di pubblicazione, ho deciso di dargli una chance. L'idea di fondo è così audace e rischiosa da incuriosire il lettore e attrarlo a sé, vista la materia trattata, molto sensibile al giorno d'oggi. Il tema attorno a cui ruota l'opera è sostanzialmente il decadentismo che ha il continente europeo negli ultimi anni. Si tratta di una satira edulcorata, di una visione tanto ironica quanto beffarda sull'uomo occidentale che si trova a dover affrontare una sorta di crisi di mezza età. Il protagonista, François, è il tipico borghese medio, fastidioso, fintamente colto, che agisce solo in base ai propri interessi e non si cura di ciò che accade attorno a lui. Tuttavia François nasconde degli spiragli di umanità, che emergono a tratti e che un lettore attento coglierà sicuramente. E' un romanzo che, a mio parere, va letto con calma per poter essere gustato fino in fondo. Consiglio la lettura perchè "Sottomissione" non si dimentica facilmente, induce alla riflessione e offre molti nuovi spunti e prospettive.
Quando si pensa all'Europa ci viene in mente subito un continente ricco di nazioni e di lingue diverse. Uno dei pochi punti saldi della storia europea, che ha legato popoli estremamente diversi, è l'ossessione per una religione antica, il Cristianesimo. Tutti possono vincere in Europa, purché siano cristiani; questa frase viene vivisezionata da Michel Houellebecq, il quale ci mostra, grazie a questo libro, come il cambiamento culturale, sociale, religioso e perché no genetico sia alle porte. Il romanzo ci porta in una Francia diversa, ricca di cambiamenti tanto forti quanto inevitabili ed inquietanti. Da questo testo emerge un'atavica paura, quella dell'estinzione culturale dove la democrazia si piega al peso delle "demografia cultura". Tutti possono vincere in Europa, purché siano tanti.
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