In questo breve libro Manzoni racconta e riflette su come in una condizione di pericolo (un'epidemia) la giustizia possa lasciarsi consdizionare dalla paura e dai pregiudizi... probabilmente il problema della giustizia nella storia interessava Manzoni perché lo affronta diverse volte da angolature diverse nelle sue opere: da Ermengarda abbandonata dal marito per ragioni politiche a don Rodrigo che per la sua posizione sociale pensa di poter soddisfare tutti i propri desideri anche disponendo della vita altrui...
Storia della colonna infame
Nell'estate del 1630, a Milano, il caldo e le disastrose condizioni igieniche infiammano una violenta epidemia di peste capace di uccidere più di cento persone al giorno. In quel periodo due donne riferiscono di aver notato un uomo aggirarsi sotto la pioggia e ungere le mura delle case con una strana sostanza probabilmente in grado di diffondere il morbo. Da qui parte la storia del processo agli "untori" e la furiosa ricerca di colpevoli da parte dei magistrati, spinti dalla popolazione imbestialita a scelte arbitrarie. La vicenda che Manzoni ripercorre a oltre due secoli di distanza solleva pesanti interrogativi morali sul trattamento degli accusati, sulla pena di morte e sull'interazione tra passioni collettive ed esistenze individuali.
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Autore:
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Edizione:2
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Anno edizione:2023
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Sicuramente Manzoni rimane uno dei più grandi narratori italiani e so di non essere l'unico a pensarla così...(ora, perché al liceo la vedevo diversamente). La storia di un clamoroso errore, forse qualcosa di più: di un fallimento giudiziario, mediatico, politico e sociale. Una storia molto istruttiva, che dovrebbe essere resa obbligatoria nelle facoltà di giurisprudenza, soprattutto oggi, con un sistema giustizia che non sembra in grado di tener fede al proprio nome.