Un classico della letteratura italiana che riescere a commuovere e a toccare l'animo del lettore. La storia meravigliosa e struggente di una ragazza che alla morte della madre e dopo il secondo matrimonio del padre, per convenienza viene chiusa in convento dalla famiglia. Dalla sua cella riesce solo a percepire i suoni e i colori di un mondo ormai lontano e può solo sfogarsi narrando le angosce della sua vita nelle lettere inviate ad un'amica. Un romanzo scritto da Verga in uno stile epistolare univoco: è composto infatti solo dalle lettere (senza apparente risposta) di Maria. E' una opera struggente scritta con la solita maestria da un grande Verga che riesce a rendere palpabile il dolore e i tormenti di questa giovane donna e lascia nel lettore un senso di impotenza, di tristezza e di rabbia. In fondo Maria chiede soltanto di poter vivere, di amare ed essere amata.
Storia di una capinera
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In un romanzo epistolare, la tragica vicenda di Maria, una povera giovane costretta dalla matrigna a farsi monaca e a essere rinchiusa in un convento dove si spegnerà per mancanza di amore e di libertà. Un romanzo in cui si intrecciano l'idillio agreste e la negazione della vita, la speranza e la disperazione, il desiderio di vivere e l'ineluttabilità della morte. Il più significativo romanzo di Giovanni Verga prima dei suoi due capolavori assoluti: "I Malavoglia" e "Mastro don Gesualdo".
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Anno edizione:2004
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Quello che mi ha realmente colpito di questa opera è che sia stata scritta da un uomo. Verga, infatti, dimostra una sensibilità senza paragoni. Non è cosa da tutti gli autori riuscire ad immedesimarsi nelle vesti di una giovane monaca innamorata e condannata a morire di crepacuore come un uccellino in gabbia. Un urlo disperato ed inascoltato. Una donna innamorata ma abbandonata al suo destino. Un destino scelto dagli altri a cui non riesce ad opporsi. Un classico dal testo struggente, impossibile da trascurare.
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VIVIANA SANTORUM 15 maggio 2018
Una storia classica, in cui riecheggia l'innocenza, la purezza, il sacrificio e lo smisurato -a tratti angosciante- strazio della protagonista. La vicenda, pur descrivendo un evento frequente delle epoche passate (la costrizione di una giovane donna alla vita monacale), assume connotazioni assolutamente peculiari grazie al sapiente e più che mai delicato talento di Verga.Impossibile non muoversi a compassione per il triste ed ingiusto destino cui va incontro la ragazza. Da leggere.