Non il miglior libro della Nothomb. Sicuramente qualche sprazzo di genialità non manca, ma ricorda il catalogo esperienziale di un adolescente alla ricerca di sé stesso, in salsa far west condita con figlio dei fiori. Siamo purtroppo ben lontani dalle vette di sarcasmo lirico di La metafisica dei tubi o dal cinismo emozionale de Le Catilinarie o dal virtuosismo di Stupori e tremori. Peccato.
Uccidere il padre
Un'ambientazione quasi western fa da sfondo allo strano caso di Joe Whip, 15 anni: non sa chi sia suo padre e la sola cosa che gli dà soddisfazione è fare trucchi di magia. Quando sua madre lo mette alla porta, vaga per i bar di Reno intrattenendo i clienti con giochi di prestigio. Norman Terence, il più abile mago della zona, lo accoglie da subito in casa sua e Joe sembra trovare in lui un padre oltre che un mentore. Riuscirà l'allievo a superare il maestro? Un romanzo in forma di partita di poker sentimentale...
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Anno edizione:2014
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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DARIO SERRONE 07 marzo 2017
Come in ogni libro della Nothomb ci si aspetta il plot-twist a stampo psicologico e anche qui, puntuale, arriva... Ma stravolgente! Come in ogni libro, la Nothomb sorprende il lettore con la crudezza dell'essere umano, denudato dalla maschera delle sovrastrutture della società grazie ad una scrittura feroce, divertente, gentile e garbata. Consigliato ad ogni padre, ad ogni figlio, a tutti gli avventurieri e a chi, in poltrona, sogna di vivere alla giornata, lontano da casa.
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CESARE MASCITELLI 23 novembre 2016
Forse non brillantissimo come molte delle sue prove precedenti, ma anche con "Uccidere il padre" Amélie coglie di nuovo nel segno. Tutta la tensione dualistica padre-figlio, maestro-allievo, età adulta-adolescenza viene racchiusa dalle pagine di questo libro, i cui tre protagonisti principali (il 15enne Joe Whip, il famoso prestigiatore Norman Terence e la sua compagna, la splendida giocoliera Christina) s'intrecciano a vicende di magia, truffa, baro e fuoco. Il tutto è davvero ben orchestrato, con l'aggiunta dell'elemento psichedelico: è proprio grazie alle allucinazioni provocate dalla droga che la personalità di Joe si rivela in tutta la sua maestosa e preoccupante abilità di ingannatore, dando al romanzo una svolta inaspettata.