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Anno edizione: 2010
Anno edizione: 2018
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In questo libro Moore conferma la sua genialità e la capacità di trattare pressoché ogni tema con arguzia e umorismo, sfiorando in alcuni casi le vette della comicità in maniera così semplice da far sembrare tutto così naturale e per certi versi "reale". I personaggi sono tutti vivi e ognuno di loro rappresenta completamente se stesso, senza mai apparire finti o innaturali, le vicende sono trattate in maniera realistica e completa, tanto che alla fine del testo ci si domanda se realmente le cose potrebbero essere andate come descritte da Moore. E' un romanzo che chiunque cerchi qualcosa di leggero e al contempo qualcosa di spessore (e non solo perché il romanzo è di 500 pagine) dovrebbe leggere.
Dopo aver letto molte recensioni positive mi aspettavo molto di più da questo libro. Non che sia brutto, in certi punti è anche divertente, ma per il resto... è troppo: è pesante nel suo voler far ridere a tutti i costi. Non mi ha soddisfatto molto.
...ma è stato scritto giusto giusto qualche anno dopo :D Ma vi rendete conto che dell'uomo forse più noto della Storia non si conoscono che gli ultimi tre anni della vita? Per non parlare della data di nascita, di morte o del fatto che sia davvero esistito…ma questo non c'entra con questo libro. Moore vuole riempire questo buco di sei lustri usando come espediente quello di far rivivere, grazie all'angelo Raziel, Biff, l'unica persona che abbia accompagnato, letteralmente per tutta la vita, Gesù. Il personaggio di Biff è indiscutibilmente rappresentato come un uomo dalla mentalità moderna, voglioso di ambientarsi in un'epoca che non è la sua, mentre l'angelo Raziel è assolutamente incompatibile con la realtà che lo circonda. Nel periodo di stesura di questo nuovo Vangelo, l'angelo lo tiene segregato in una camera d'albergo, impedendogli qualsiasi contatto col mondo esterno. Raziel diventa ben presto tele-dipendente, ma non riesce in alcun modo a capire che ciò che vede è perlopiù finzione e si appassiona a telefilm e telenovela in maniera patologica, nonostante gli inutili tentativi di Biff di farlo ragionare. Se Moore è dissacrante nel presentare un angelo stupido, lo è molto di più con tutti gli altri personaggi che popolano la Giudea del I secolo, in particolare con i Magi, i discepoli-apostoli di Gesù e, ovviamente, con Biff. Biff è probabilmente il vero protagonista di questo romanzo. È l'unico che tratta in ogni occasione Gesù alla pari e senza reverenza e, talora, come un ingenuo. Ha con lui dialoghi serrati e ironici, ma che nascondono spesso insegnamenti seri, e lo bersaglia continuamente con il proprio sarcasmo, dichiarandosi inventore di tale concetto e vocabolo. A più riprese ci prova con sua madre Maria, ricordandole che si sarebbe preso cura di lei se fosse mai successo qualcosa a Giuseppe. Ma il suo vero amore è Maddi (sì, proprio Maria Maddalena), la quale tuttavia ha un'attrazione per Gesù, anche se quest'ultimo non può ricambiarla. Tuttavia, Biff avrà il modo di sfogarsi con le donne, grazie al desiderio di Gesù di capire cosa sia la fornicazione, ma per interposta persona. Insomma, lo farà peccare al suo posto :D Filo conduttore delle vicende è il desiderio di Gesù di capire se sia davvero il Messia: egli, infatti, decide di mettersi alla ricerca dei tre Re Magi per poter aver da loro qualche rivelazione, considerando tutta la strada che avevano fatto solo per vederlo nascere. Questo lo porta a viaggiare per una ventina di anni in compagnia di Biff: conoscerà gli insegnamenti di Confucio grazie a Baldassarre in una fortezza presso Kabul, circondato da concubine (anche Biff imparerà molto, ma da quest'ultime!); in Cina, mediterà e imparerà le arti marziali e il buddismo nel monastero in cui vive Gaspare; infine, in India conoscerà Melchiorre, asceta che vive in una piccola grotta e che gli insegnerà l'induismo...e a moltiplicare le cose, mentre a far da sfondo sono i culti abominevoli legati alla dea Kali. Gesù non fa altro che carpire ciò che più ritiene meritevole da ogni esperienza che ha vissuto e raggiunge una formazione spirituale completa. Inoltre, come un supereroe moderno, sviluppa ad apprender nuovi "super-poteri"che utilizzerà a fin di bene (o per prendere in giro gli amici). Tornato in Giudea con Biff, Gesù è più deciso che mai a diffondere i propri insegnamenti, consapevole ora di essere il vero Messia. È così che raccatta nei modi più impensabili i propri discepoli, che poi saranno Apostoli per sua decisione, dopo un astensionismo sicuramente condivisibile. Per fare un paio di esempi, Bartolomeo è rappresentato come uno straccione che puzza e che vive in simbiosi con un branco di cani randagi, mentre Giovanni (Battista) risulta essere una sorta di psicopatico che costringe gli sfortunati che si imbattono in lui a restare con la testa sott'acqua (altro che waterboarding) finché non confessano i loro peccati. Gesù passa così gli ultimi tre anni di vita, attirando sostenitori e compiendo miracoli che lo rendono presto inviso ai sadducei e lo portano alla condanna a morte. Questa parte si ricongiunge alla tradizione, se non per il ruolo di Biff, di cui naturalmente non dirò nulla :). Sicuramente vi chiederete perché Biff non sia ricordato dalla Storia, ma anche a questo Moore dà una spiegazione: non voglio rovinarvi il piacere di scoprirlo, ma si tratta di una motivazione commovente e struggente che mostra quanto Biff fosse legato a Gesù, tanto da voler cercare di salvarlo ad ogni costo, andando anche contro la sua volontà. L'amicizia è forse il tema più importante di questo splendido ampliamento e completamento ucronico (o forse no) di una storia fin troppo nota. Per quanto mi riguarda, il Vangelo apocrifo di Biff è più attendibile e sicuramente più realistico, quindi voglio crederci :).
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