La razionalità degli scacchi contrapposta alla follia umana: gli scacchi come unico mezzo per rimanere vivi, per rimanere uomini, o quel che ne resta. Ho ritrovato lo stile che conobbi in “Canone inverso” - ebbene sì, lo lessi ben diciotto anni fa! - e ho avvertito, nelle ultime cinquanta pagine, le stesse sensazioni che provai guardando il film “La scelta di Sophie”: la rassegnazione al proprio destino e la dannazione per la propria situazione, senza averne colpa.
La variante di Lüneburg
Un colpo di pistola chiude la vita di un ricco imprenditore tedesco. E' un incidente? Un suicidio? Un omicidio? L'esecuzione di una sentenza? E per quale colpa? La risposta vera è un'altra: è una mossa di scacchi. Dietro quel gesto si spalanca un inferno che ha la forma di una scacchiera. Risalendo indietro, mossa per mossa, troveremo due maestri del gioco, opposti in tutto e animati da un odio inesauribile che attraversano gli anni e i cataclismi politici pensando soprattutto ad affilare le proprie armi per sopraffarsi. Che uno dei due sia l'ebreo e l'altro sia stato un ufficiale nazista è solo uno dei vari corollari del teorema.
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Edizione:22
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Anno edizione:1993
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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enrico manfredi 10 maggio 2018
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Scrittura molto interessante quella di Mauresing, che di certo mi ha convinta a leggere altro di questo autore appena incontrato. Il tema è delicato, ma la connessione che esiste fra gli eventi e gli scacchi fa di questo libro un' opera davvero eccezionale, che prende il lettore e lo appassiona assai. Solo il finale non mi è garbato molto, perchè l'ho trovato un po' raffazzonato, quasi al limite del credibile, ma per il resto è un libro ineccepibile.
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Questo romanzo rivelò Maurensig al grande pubblico e resta, a mio parere, insuperato nella produzione dell'autore friulano per la qualità della scrittura e l'importanza del tema affrontato. Un giallo, ma non solo, La variante di Luneburg è un libro sulla disumanizzazione dell'uomo nel corso della storia, sulla vendetta, sull'ambizione personale, e naturalmente un libro sugli scacchi. Due voci narranti si alternano, quella di Hans, più acerba, e quella di Tabori, pacata e drammatica, come la tragedia che si porta dentro. Il romanzo stesso può essere immaginato come una lunga partita a scacchi, in cui il sacrificio di una pedina può regalare un'amara vittoria finale.