L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2011
Anno edizione: 2016
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Santiago è un vecchio. Santiago è un pescatore. Santiago adora il baseball e soprattutto Joe Di Maggio. Santiago ha una sola persona ad occuparsi di lui, un ragazzo di nome Manolo. Dopo quasi 100 giorni di totale mancanza di bottino dopo essere uscito in mare, il vecchio sembra esser stato vinto, agli occhi di tutti, dal destino avverso. Lo stesso Manolo, a cui il vecchio ha insegnato i trucchi del mestiere, viene costretto dai genitori a lasciare la barca dell'anziano amico in quanto palesemente avvolta dalla malasorte. Eppure un giorno Saniago esce da solo in mare e qualcosa accade: trova un avversario degno di lui, un enorme pesce lungo più di 5 metri, che gli dà filo da torcere. La lotta è ardua e con armi alla pari: entrambi sono degni del rispettivo duellante, entrambi hanno saggezza, sanno come muoversi, entrambi hanno paura ma mantengono la calma, si studiano a vicenda, si rispettano. Il gioco va avanti per tre giorni e due notti. La forza d'animo e la lucidità di Santiago sono esemplari. Così come quella del pesce. E' bellissimo il rapporto del vecchio col mare e con il popolo che lo abita: lo capisce, lo stima, lo ama, lo rispetta, lo teme, lo conosce. Mi ricorda per alcuni aspetti la saggezza del vecchio che leggeva romanzi d'amore di Sepulveda, anche se, cronologicamente sarebbe più giusto affermare il contrario. Ad ogni modo, Santiago alla fine vince: il pesce s'arrende, viene battuto, ed il vecchio un po' ne è felice e un po' se ne dispiace. Il ritorno nel porto non è dei più facili: squali e pesci di ogni genere seguono la scia dell'avversario estinto, e il vecchio è costretto a misurarsi anche con loro, fin quando, una volta tornato a casa, del pesce enorme non resta che la testa e la coda. A Santiago dispiace: non tanto per ciò che avrebbe potuto guadagnare (perchè non ci sono teste umane tanto degne di mangiare lui), ma per una morte finita inutilmente nelle grinfie poi di altre bestie. Il vecchio è esausto, non ha domito per due notti, ha sopportato fatiche pazzesche, ha combattuto e s'è cibato di poco. Manolo se ne occupa, preoccupato e afflitto. Non sappiamo se Santiago resterà vivo dopo questa impresa, qualcosa dentro "gli ha fatto rumore" quando ha battuto il suo avversario. Ma una cosa è certa: pochi uomini hanno il coraggio di essere all'altezza, fino alla fine, del loro destino. Però Santiago è tra questi. E noi non possiamo che amarlo, allo stesso modo in cui il giovane ragazzo è affezionato a lui.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore