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Lo guardate e pensate: "Sapevo che era pazzo, ma non che avesse una moglie". Infatti il celebre pittore non ha avuto una moglie, ma una cognata. Dopo poco tempo dal suicidio dell'artista muore anche il fratello Theo, lasciando Johanna vedova, con un bambino piccolissimo e stracolma di dipinti di Vincent. Sanchez intervalla magistralmente: la cronaca dei fatti, il vero diario di Johanna e le lettere del famoso pittore al fratello. La vedova ha una forza titanica. Per tutta la sua vita riesce a cavarsela nonostante le avversità e a far riconsiderare il lavoro del cognato scomparso. Non voglio anticipare nulla, anche se esistono centinaia di punti che mi hanno sorpresa e affascinata. Chiunque cerchi la storia vera di una donna straordinaria dovrebbe leggere questo libro.
Amate l'arte ed in particolare Van Gogh? Non otete lasciarvi sfuggire questo libro! “La vedova Van Gogh” è uno dei gioiellini della casa editrice Marcos y Marcos. Vincent si spara un colpo al petto e comincia a morire lentamente, al suo capezzale accorre il fratello Theo che l’ha sempre sostenuto psicologicamente ed economicamente. Nel momento in cui il pittore muore, Theo Van Gogh torna a casa sua iniziando un processo di autodistruzione. Vediamo Theo attraverso gli occhi della moglie accartocciarsi su se stesso fino a scomparire, infatti muore sei mesi dopo il fratello. Johanna resta vedova e con un figlio piccolo, invece di piangersi addosso decide di rialzarsi dal baratro in cui si trovava facendo conoscere al mondo il genio pittorico del cognato.
In genere chi si interessa di un pittore indaga sulla sua vita, sulle sue opere, sulla sua morte e poi crede di aver capito tutto. Invece questo libro parte proprio dal giorno della morte di Van Gogh e racconta di cosa è successo dopo, come hanno affrontato il lutto i suoi familiari, ma anche gli amici e gli altri grandi artisti dell'epoca. E per un attimo il lettore ha la sensazione di trovarsi in quella casa, circondato dai quadri, a leggere le numerose lettere che si scambiavano i due fratelli Van Gogh. Così cominci a tifare per Johanna e la accompagni in tutti i viaggi che fa per cercare di far conoscere al mondo intero non solo i bellissimi dipinti del cognato, ma anche la sua sensibilità e intelligenza. Devo ringraziare questo libro perché mi ha fatta innamorare (ancor più di prima) di questo meraviglioso artista, e perché mi ha permesso di venire a conoscenza di questa grande donna che è riuscita a far sì che il nome Van Gogh non venisse dimenticato.
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