Scoprire la "realtà" dietro a diversi miti e leggende è stato molto interessante, soprattutto per lo stile abbastanza scorrevole e mai pesante. Le pagine di bibliografia e le note mostrano come Paolo Mieli non si sia basato solo su conoscenze fragili ma si sia impegnato a cercare nelle opere di altri storici/giornalisti/scrittori un senso comune per rompere il velo dietro ad alcune bugie e/o verità storiche. Consigliatissimo anche per un pubblico generale.
Le verità nascoste. Trenta casi di manipolazione della storia
L’ingresso a Fiume di D’Annunzio divenne il mito fondativo dei Fasci di combattimento, ma molti dei partecipanti non aderirono mai al fascismo. Questo è solo un esempio dell’indagine sulle verità nascoste – quelle indicibili, negate e capovolte – che Mieli affronta con il rigore dello storico e l’occhio dell’osservatore vigile e inflessibile. Partendo dalle figure fondamentali del Novecento italiano (Mussolini, De Gasperi, Togliatti), l’autore indaga su numerosi casi di verità travisate affrontando temi di grande attualità come l’antisemitismo e il populismo, fino a gettare nuova luce su personaggi internazionali come Churchill, Stalin e Mao. Senza tralasciare vicende emblematiche della storia antica, come per esempio la rivolta degli schiavi di Spartaco. Un percorso che suggerisce, con le parole dell’autore, come “in campo storico le verità definitive, al di là di quelle fattuali e comprovate (ma talvolta neanche quelle), non esistano”.
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Anno edizione:2020
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Formato:Tascabile
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Una lunga,noiosa,pesante sequela di citazioni di discorsi,libri altrui.Nella versione e-book che sto leggendo ci sono diciannove pagine dedicate alla bibliografia. Ormai è abitudine degli "editorialisti" dei due giornali nazionali scrivere sempre le stesse cose ma ogni volta in forma diversa. L'ignoranza in Italia è planetaria ma, per rispetto a quella minoranza a cui appartengo, si scriva nella prefazione: SCONSIGLIATO A CHI HA UN MINIMO DI CULTURA DI STORIA E DI POLITICA.