Ho letto questo libro dopo aver visto il film altrettanto splendido, la storia ci viene raccontata in maniera magistrale è poesia, misticismo e bellezza pura, mi ha colpito in maniera profonda e mi è rimasta dentro nell'anima. La storia è quella di un ragazzino Pi Patel che si ritrova naufrago, in mezzo al Pacifico, su una piccola scialuppa insieme ad una tigre del Bengala Richard Parker, pagina dopo pagina scopriamo che i due, l'uomo e l'animale, non potranno fare a meno l'uno dell'altro, tra loro si instaura un rapporto "speciale" di dipendenza, rispetto e servitù, un forte legame che aiuta entrambi a lottare, con grande caparbietà e ingegno Pi riesce a creare una simbiosi particolare con la tigre che li porta alla salvezza. La storia commuove, emoziona e appassiona, forse non è del tutto reale, ma ci fa capire quanto sia importante credere sia in noi stessi che in qualcosa che è al di sopra delle nostre comprensioni, bisogna lottare contro la paura e il terrore che spesso si annidano dentro di noi, con caparbietà e tenacia la vita va vissuta, sempre e comunque.
Vita di Pi
Il naufragio di Piscine Molitor Patel, un ragazzo indiano chiamato da tutti Pi, e quattro insoliti compagni di viaggio - una zebra ferita, un orango, una iena e una tigre del Bengala - si trasforma in un'avventura realistica e allegorica, sospesa tra realtà e magia, straordinaria e terribile al tempo stesso. Un viaggio ispirato, ironico e violento, che riaccende la fede nel potere delle parole e ci porta più lontano di quanto potessimo immaginare. L'avvincente sfida del protagonista sarà la sopravvivenza nonostante la sete, la fame, gli squali e la furia del mare.
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Autore:
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Anno edizione:2021
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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VALENTINA BAELI 02 marzo 2017
"In ogni essere vivente si nasconde una dose di follia che scatena comportamenti bizzarri, a volte inspiegabili. Questa follia può costituire un'ancora di salvezza: è parte integrante della capacità di adattamento. Senza, nessuna specie al mondo sopravvivrebbe." Un libro sulla vita, in tutti i sensi. L'avventura vissuta da un ragazzo indiano sperduto in mezzo all'oceano, su una barca, con la sola compagnia di una tigre. Un'odissea che avrà sviluppi e conclusioni piacevolmente inaspettati. Il tutto accompagnato da una saggezza che può provenire solo dalla cultura e dalla filosofia indiana. Il lettore si porrà incessanti domande, si ritroverà spaesato e non saprà più qual è la verità. Ma ogni lettore sappia che la bellezza del libro sta proprio in questo. Un libro che supera ogni categoria e classificazione.
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Giovanni Cannella 11 maggio 2016
Ho letto il libro dopo aver visto il meraviglioso film di Ang Lee. Devo ammettere che pur non raggiungendo le stesse vette emozionali trasmesse dal film, anche il libro mi ha colpito favorevolmente. Non è una storia "semplice". Tuttavia l'autore è riuscito ad impostare l'opera rendendola fruibile a un pubblico molto vasto. Lo consiglio sicuramente a chi ha già visto il film e vuole approfondire certi aspetti della storia che il film, per ovvie ragioni, non ha potuto sviscerare. Allo stesso tempo consiglio anche la visione del film a chi leggerà il libro senza aver visto l'opera di Ang Lee.