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Scopro con questo romanzo Grazia Deledda. Profondo, dolce e antico, eppure di una amarezza arcana... una prosa che è quasi poesia nella descrizione dei paesaggi dell sua terra che diventano luoghi dell’anima, nella capacità di compenetrare personaggi e ambienti, di descrivere i protagonisti che, come canne, con forza speranza e disperazione si piegano, si spezzano, ballano e sussurrano al suono del vento.
Leggere questa storia di una comunità chiusa della nostra antropologia dell'altro giorno, lascia stupiti. Gli uomini e le donne, se non sono malati nel fisico, soffrono nello spirito come se quel poco di serenità e, raramente di felicità, fosse una coperta troppo corta che danneggia a turno i personaggi. Grazia Deledda sa mettere l'amore per la sua terra nelle descrizioni dei paesaggi che si riempiono di luce e di colori, acqua che scorre, erba che cresce tra le pietre, canne che si flettono producendo fruscio, insetti che ronzano e fiori che sbocciano. Il mare, in lontananza, è più una barriera naturale a protezione, che una possibilità di comunicazione. Questi squarci di Sardegna mi hanno ricordato una certa iconografia giapponese ma, a pensarci bene, gli stessi giapponesi sono isolani.
"Canne al Vento" è forse il romanzo più celebre della scrittrice sarda premio Nobel Grazia Deledda: in quest'opera l'autrice offre al lettore la possibilità di immergersi nella realtà sarda di fine Ottocento/inizio Novecento, in merito anche alle splendide descrizioni degli usi e dei costumi della società sarda di quel periodo. Il titolo allude ad una sintonia fra l'uomo e le canne: come il vento piega le canne, così le forze oscure e primordiali piegano l'uomo. In "Canne al vento" la Deledda tratta in maniera esemplare tematiche tipiche del suo tempo, quali la decadenza della nobiltà e l'inconciliabilità tra il mondo pastorale - rurale della Sardegna di fine Ottocento/inizio Novecento e la realtà moderna ed industrializzata nata in seguito al progresso tecnico – scientifico inaugurato dalla II Rivoluzione Industriale. Insomma, un romanzo completo ed essenziale, da leggere assolutamente.
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