Attore e regista italiano. Esordisce nel 1983 in L’armata ritorna di L. Tovoli e ricopre svariati ruoli secondari fino al 1989, anno in cui è il protagonista di Piccoli equivoci di R. Tognazzi. Dopo il surreale La carne (1991) di M. Ferreri, fornisce una convincente prestazione in Il grande cocomero (1993) di F. Archibugi, dove impersona un giovane psichiatra alle prese con una ragazzina sofferente di crisi epilettiche. Spesso istrionico e debordante, ma capace anche di delicate sfumature intimiste, C. è negli anni ’90 uno degli attori italiani più attivi e richiesti, e frequenti sono le sue apparizioni anche in film francesi e in produzioni televisive. Nel 1999 dirige e interpreta il caricaturale Libero burro (liberamente tratto da un romanzo di B. Gambarotta), poi recita in Chi lo sa! (2001) di J. Rivette e in Concorrenza sleale (2001) di E. Scola in cui è il commerciante ebreo rivale di D. Abatantuono. Nel 2002 fornisce una delle sue prove più convincenti in L’ora di religione di M. Bellocchio, dove interpreta con straordinaria misura il ruolo di un pittore laico che rifiuta di partecipare al «marketing della santità» che eccita i membri della sua famiglia così come tutta la società italiana contemporanea. Ne La stella che non c’è (2006) di G. Amelio è un operaio italiano che parte per la Cina, pieno di illusioni, con l’intento di svolgere nel migliore dei modi il proprio lavoro. Nel 2008 ottiene la parte del malvagio Re Mizar nel fantasy Le cronache di Narnia: il principe Caspian di A. Adamson. Nel 2004 ottiene unanimi consensi di pubblico e di critica dirigendo e interpretando Non ti muovere, tratto dall’omonimo romanzo della moglie M. Mazzantini.
