Il fu Mattia Pascal

un capolavoro a dir poco superlativo. Un libro saturo di una filosofia così elevata da aver influenzato un po' la mia visione del mondo. Ho molto apprezzato la trama, ben articolata e avvincente, che ricorda, in alcuni tratti, quella de "il conte di montecristo". Devo ammettere che all'inizio non mi ha coinvolto pienamente ma poi mi ha rapito, facendomi calare nella realtà del povero Mattia Pascal che ha avuto l'opportunità di poter ricominciare tutto da capo per ben due volte. Il sarcasmo domina incontrastato e devo ammettere che non mi è affatto dispiaciuto anzi mi ha quasi affascinato. Voto finale? Di certo il massimo nella mia scala di giudizio. Riassunto in una parola: Spettacolo!

Un libro che ogni tanto mi piace rileggere, mi ha sempre affascinato. Narra la storia di un uomo che dopo varie vicissitudini più o meno piacevoli miste a disastrose, tenta la carta del gioco d'azzardo a Montecarlo. Uscito vincitore, nel tratto di strada che lo sta riportando a casa dalla moglie, scopre leggendo su un quotidiano che è stato riconosciuto nel cadavere di un uomo suicidatosi un po' di tempo prima. Avendo a casa una situazione non propriamente felice, decide di sfruttare l'occasione e di rifarsi una vita nuova ma non è tutto semplice come lui credeva.... E' un classico della letteratura italiana ma, a mio parere, è il più divertente ed il meno pesante da leggere. Lo consiglio quindi anche ai ragazzi.

E' il libro che tutti devono leggere