"Ma gli androidi sognano pecore elettriche?" é il grande capolavoro di Philip K. Dick da cui Ridley Scott ha tratto il film Blade Runner. Il racconto è ambientato in una San Francisco cupa e desolata dopo la Guerra Mondiale che ha portato all'estinzione degli animali e ha decimato la popolazione umana. Gli animali sono stati sostituiti da copie realistiche mentre le copie umane sono utilizzate per il lavoro nelle Colonie e sono bandite dalla Terra. Il protagonista Rick Deckard ha il compito di inseguire e ritirare i replicanti che si mimetizzano tra la popolazione. L'ultima missione all'inseguimento di un gruppo di essi considerati pericolosi gli farà sorgere dubbi sul suo compito. Questo romanzo é un capolavoro della letteratura che induce a riflettere attentamente sul futuro dell'umanità.
Ma gli androidi sognano pecore elettriche?
"Il recupero di 'Ma gli androidi...' avviene nel 1982 - l'anno della morte di Dick - grazie alla comparsa sugli schermi di Blade Runner di Ridley Scott. Pur distaccandosi in più punti dall'opera di Dick, tanto da rendere totalmente umani i `replicanti' e da eliminare quasi del tutto dalla trama i motivi religiosi e il ruolo giocato dagli animali artificiali, Ridley Scott cattura la visione tragica e insieme grottesca di 'Ma gli androidi...', accentuando la metamorfosi del 'genere' SF in un noir cupo e metafisico, in cui Rick Deckard, recitato da Harrison Ford, assorbe qualcosa del detective Philip Marlowe di Chandler e affronta in un truculento duello western-futuristico il Roy Batty di Rutger Hauer, pericolosamente contiguo a un superuomo germanico, mentre Sebastian - introdotto nel film al posto di Isi-dore - introduce lo spettatore nel suo personale mondo di balocchi, simile a una sinistra Disneyland. Ibridazione si aggiunge quindi a ibridazione, senza che si possa ricomporre in modo definitivo l'immagine frantumata di un mondo a venire, che è dentro di noi, sepolto nei sogni e nelle fantasie del nuovo millennio." (Dall'introduzione di Carlo Pagetti)
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Editore:
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Anno edizione:2020
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Corrado Pinti 05 dicembre 2017
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SUSY POLI 05 dicembre 2017
Devo confessare che non conoscevo Dick, per cui per me è stata una vera rivelazione, è mia ferma intenzione proseguire nella scoperta. Il libro è senz'altro un ottima lettura di fantascienza ricco di colpi di scena e mi ha tenuta incollata, non vedevo l'ora di arrivare alla fine. Non mi piace parlare della trama perchè per me si perde il gusto della scoperta. Ma sicuramente è molto ben scritto e sicuramente un must per gli appassionati del genere e non.
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NICOLA MANUTO 28 novembre 2017
Completamente diversa dalla sua controparte su celluloide, "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?" finisce di diritto tra i miei libri preferiti. Lo stile di scrittura asciutto e tipico di Dick ci accompagna nella caccia di Deckard ai replicanti fuggiti dalle colonie oltremondo. Il pensiero fisso di potersi permettere un vero animale (e con questo uno status sociale superiore) con il premio per ogni taglia consegnata, l'ultima caccia di un uomo che è stanco di essere predatore, la rivelazione nel deserto, dove la caccia si conclude sono i momenti più alti del romanzo. La valutazione definitiva mi fa propendere per le 4.5 stelle, ma siccome il sistema non accetta voti a metà, non posso regalare la quinta e urlare al capolavoro. Il motivo è molto semplice: Dick avrebbe dovuto fermarsi qualche pagina (o anche riga) prima. Deckard è tornato a casa e riposa il sonno dei giusti (?), mi sta bene. La telefonata al negozio di animali della moglie (personaggio mal riuscito e mai spiccato in tutto il romanzo) sposta il focus su qualcosa che a nessuno interessa davvero.