Elsa Morante con questo libro dimostra di avere una capacità narrativa fuori dal comune. Più che un libro è un insieme di quadri d’autore descritti da un abile osservatore nei minimi particolari. La descrizione è così accurata, profonda e commovente che sia l’ambientazione che i personaggi si materializzano davanti al lettore che ne diventa parte integrante. Nulla è trascurato e la stessa attenzione data ai personaggi, è concessa al cane Blitz, al gatto Rossella, ai canarini Peppiniello e Peppiniella che partecipano agli eventi degli umani, fino a giungere alla metamorfosi di Bella che da cane si trasforma in essere umano. Numerose le frasi sulle quali riflettere, tra queste: “la vera anarchia non può ammettere la violenza. L’idea di anarchia è la negazione del potere. E il potere e la violenza sono tutt’uno” e ancora “La camera a gas è l’unico punto di carità, nel campo di concentramento”. È un libro da leggere e da rileggere.
La storia
A questo romanzo (pensato e scritto in tre anni, dal 1971 al 1974) Elsa Morante consegna la massima esperienza della sua vita "dentro la Storia" quasi a spiegamento totale di tutte le sue precedenti esperienze narrative: da "L'isola di Arturo" a "Menzogna e sortilegio". La Storia, che si svolge a Roma durante e dopo la seconda guerra mondiale, vorrebbe parlare in un linguaggio comune e accessibile a tutti.
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Autore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:1997
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Elsa Morante con questo libro dimostra di avere una capacità narrativa fuori dal comune. Più che un libro è un insieme di quadri d’autore descritti da un abile osservatore nei minimi particolari. La descrizione è così accurata, profonda e commovente che sia l’ambientazione che i personaggi si materializzano davanti al lettore che ne diventa parte integrante. Nulla è trascurato e la stessa attenzione data ai personaggi, è concessa al cane Blitz, al gatto Rossella, ai canarini Peppiniello e Peppiniella che partecipano agli eventi degli umani, fino a giungere alla metamorfosi di Bella che da cane si trasforma in essere umano. Numerose le frasi sulle quali riflettere, tra queste: “la vera anarchia non può ammettere la violenza. L’idea di anarchia è la negazione del potere. E il potere e la violenza sono tutt’uno” e ancora “La camera a gas è l’unico punto di carità, nel campo di concentramento”. È un libro da leggere e da rileggere.