Intervista a Filippo Ongaro
Filippo Ongaro ha un fisico bestiale… e per forza! medico e grande appassionato di sport, questo coach e motivatore non si è seduto sugli allori di una carriera prestigiosa
Filippo Ongaro ha un fisico bestiale… e per forza! medico e grande appassionato di sport, questo coach e motivatore non si è seduto sugli allori di una carriera prestigiosa, riuscendo a reinventarsi continuamente nel solco di quel che sa fare meglio: spiegare agli altri come migliorare la propria salute e – assieme ad essa – la propria vita.
Gli studi intrapresi da ragazzo lo hanno portano decisamente in alto, fino alla collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), presso la quale ha lavorato a stretto contatto con gli astronauti. In quella scuola impareggiabile, Ongaro ha studiato lo stress e tutti i metodi per conviverci in modo efficace, perché «… a un astronauta non è concessa una crisi di nervi». Il suo nuovo libro racchiude vent’anni di esperienza sul campo e ci insegna come adottare un approccio alla vita “ad alta prestazione”.
«Ho lavorato con tantissimi pazienti per ottimizzare la loro salute. Mi sono reso conto che il problema non è tanto indicare una soluzione, quanto aiutare quella persona a seguire la prescrizione. La vera sfida è a livello di abitudini: risiede nella sfera emotiva».
In cosa consiste il metodo Ongaro?
Il metodo Ongaro consiste in un codice: 4561.
Quattro sono i fondamenti scientifici su cui lavorare: nutrizione, integrazione alimentare, allenamento fisico e lavoro interiore. Cinque sono le risorse comportamentali da padroneggiare: percezione, interpretazione di ciò che ci accade nella vita, la focalizzazione degli obiettivi, l'adattamento e connessioni. Sei sta per il numero di mesi che sono necessari a perpetrare il cambiamento e renderlo permanente. È inutile far finta di poter cambiare la propria vita in qualche giorno: sei mesi è la misura esatta. Uno, infine, è l’ideale che dobbiamo aver chiaro in testa: la versione migliore di “noi” che vogliamo raggiungere.
Qual è il problema che riscontri più spesso, nella vita quotidiana delle persone?
Il problema che incontro più spesso è la mancanza di allenamento verso lo stress. Ci rilassiamo nella nostra “confort zone” e quando incontriamo delle difficoltà non siamo in grado di affrontarle nel modo giusto. La distinzione tra stress positivo, che ti permette di crescere, e stress negativo, che invece ti danneggia, è ancora molto attuale. Credo sia molto importante avere chiara questa distinzione e non eliminare lo stress positivo, altrimenti ci rimarrà solo quello negativo. Lo stress è un allenamento, è qualcosa a cui dobbiamo abituarci per poterne tollerare un dosaggio maggiore.
Il problema che incontro più spesso è la mancanza di allenamento verso lo stress.
Come possiamo evitare di cadere nella trappola dello stress negativo?
Lo sforzo che ho fatto in questi anni è stato quello di cercare di tradurre quello che ho appreso nel mondo dell'alta prestazione in attività fattibili per chiunque. Mi riferisco agli astronauti e agli sportivi, ma anche alle mamme al supermercato. Dobbiamo agire tutti con sistemi prestazionali alti, al massimo delle possibilità. Vi faccio un esempio: una mamma che davanti alla crisi isterica di suo figlio al supermercato gli compra immediatamente il dolcetto che brama, non è una mamma in alta prestazione. Lo è invece la mamma che con un sorriso, una carezza e una battuta distoglie l'attenzione del bambino dal dolcetto. Questo è il concetto di alta prestazione e di stress positivo. Questi concetti fanno parte della vita di tutti.
Ci parli dell’alimentazione e del suo rapporto con la mente?
Negli ultimi anni è stata fatta molta confusione sull’argomento. Io credo che non sia necessario conoscere tutti i valori organolettici di quello che mangiamo, ma è importante mangiare. Cerco di sdrammatizzare: un pasto non può diventare un problema! È necessario fare delle scelte intelligenti e consapevoli e dobbiamo farle continuamente. Tutti sappiamo che è meglio mangiare broccoli anziché patatine fritte. Ma perché allora finiamo col mangiare le patatine? Anche il rapporto tra stress e cibo è fondamentale: è inutile mangiare sano se poi quando siamo stressati svuotiamo il frigo. È su questi argomenti che mi sono concentrato, perché sono i temi di maggiore importanza quelli su cui bisogna lavorare in profondità.
Il libro si prefigge l’arco temporale di 6 mesi ma tu affermi che il cambiamento è già visibile in 8 settimane, perché?
Sono dati ufficiali di ricerche neuroscientifiche. Una nuova abitudine, sul piano neurologico, comporta la creazione di nuovo tessuto mielinico attorno ai nervi che regolano quello specifico comportamento e quindi è un fatto anatomico, non solo comportamentale. È essenziale essere onesti con i pazienti: sei mesi sono il periodo necessario per consolidare il cambiamento, ma già dopo 8 settimane potremo scorgere dei cambiamenti. Spesso le persone si definiscono caratterialmente “pigre” ma, in realtà, sul piano neuro-comportamentale significa solo che hanno allenato la pigrizia. Per diventare attivi necessitiamo del tempo per poter cambiare le vecchie abitudini con qualcosa che attecchisca meglio.
“Il metodo Ongaro è rivolto a tutte le persone che non si accontentano, che vogliono vivere a un livello più alto”.
Nel libro affermi che è indispensabile eliminare dalla nostra vita le persone tossiche…
Dobbiamo “tenerle a bada” perché corriamo il rischio di venire contagiati. Abbiamo bisogno di persone che ci aiutino a costruire le nostre ali, non di persone che ci zavorrino. Purtroppo, non abbiamo sempre la libertà di scegliere le persone che ci circondano, ma è comunque importante riuscire a riconoscere quelle migliori. Questo vale anche per i genitori che hanno troppo attaccamento nei confronti dei figli: se gli vengono tarpate le ali, è difficile che possano decollare.
A chi è rivolto il libro?
È rivolta a tutte le persone che non si accontentano. Sono convinto che tutti possano vivere una vita straordinaria, ma solo se imparano a costruirsela. Non mi riferisco a macchine di lusso e yacht, lo straordinario è dentro di noi. Risiede nell’interpretazione del mondo e nella gestione delle emozioni, è quella voglia di esplorare e di ottenere qualcosa in più. Questo libro è per chi vuole vivere a un livello più alto. Il metodo Ongaro vi fornirà tutti gli strumenti necessari.
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Filippo Ongaro, medico degli astronauti dal 2000 al 2007, è il primo italiano ad aver ottenuto la Board Certification in medicina anti-aging negli USA. Ha studiato problem solving e coaching strategico ed è autore di numerosi bestseller, tra cui Mangia che ti passa (Piemme, 2011), Mangia che dimagrisci (Piemme, 2012) e Fino a cent’anni (Ponte alle Grazie, 2016), Il metodo Ongaro (Sperling & Kupfer, 2019). Seguitissimo sui social e su YouTube, ha lasciato l’attività clinica per dedicarsi esclusivamente al coaching e aiutare più persone a migliorare la salute, raggiungere la massima prestazione e vivere una vita straordinaria. Vive e lavora in Svizzera.